Renzo Piano, 86 anni appena compiuti, con i suoi recenti progetti esprime una filosofia chiara: l’architettura può affiancare le altre scienze nell’auspicabile salvezza del Pianeta
Recentemente il grande architetto Renzo Piano – che guarda sempre al futuro, alle esigenze del prossimo e alla tutela dell’ambiente anche a livello internazionale – ha progettato e inaugurato a Ginevra un nuovo padiglione dell‘Istituto di ricerca Cern, il Science Gateway building; è un centro per imparare la scienza attraverso esempi affascinanti e accessibili a tutti. Lo ha creato con una forma che dall’alto ricorda una stazione spaziale e realizzato in un luogo dove si fa quotidianamente ricerca di frontiera. Per questo si può dire che è un posto speciale; l’architetto Renzo Piano ha precisato: “C’era tutta quella energia degli scienziati da tirare fuori…”.
In apertura, ph Stefano Goldberg Rrp
In molti centri di ricerca, in varie parti del mondo, si stanno studiando nuove soluzioni scientifiche per fare fronte alle trasformazioni climatiche che stanno avvenendo in molti Paesi. Gli scienziati tra loro si parlano, ci sono collaborazioni internazionali su più livelli di studio, perché si è capito che siamo arrivati a una svolta, drammatica, dell’umanità. E’ sbagliato raccontare questo tempo in cui viviamo soltanto come se fosse una grande crisi, perché accadono anche cose meravigliose, si fanno studi scientifici all’avanguardia in molte nazioni, da cui – ce lo auguriamo – possano nascere soluzioni per il futuro.
Renzo Piano e l’attenzione per l’ambiente
Renzo Piano, ad esempio, ha progettato a New York il Climate change, un edificio innovativo dove si studierà la rivoluzione del clima. Intervistato dal Corriere della Sera, l’architetto ha spiegato: “E’ proprio sul terreno della scienza, della medicina, della climatologia, ma anche della solidarietà umana che si assiste all’emergere nel mondo – oggi ancora un po’ timidamente – di una rete fluida di contatti che mettono in luce le affinità globali in molte nazioni. E saranno queste affinità globali, esaminate dagli esperti nel campo delle scienze, che potranno diventare la salvezza del nostro Pianeta”.
Il progetto in ambito sanitario di Renzo Piano
Sempre pensando alle attuali e future condizioni ambientali, soprattutto all’ambiente in cui vivranno i nostri nipoti, Piano (nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano nel 2013 per i suoi meriti) ha progettato e costruito in Italia anche alcuni nuovi ospedali, sopratutto per la cura dei giovani e dei bambini. A Bologna, ad esempio, ha pensato un nuovo nosocomio dove si curano bambini affetti da malattie gravi senza, però, allontanarli troppo dai genitori e accogliendoli in un ospedale costruito in mezzo al verde e agli alberi. Il Children Hospice, grazie a un percorso condiviso con la Regione Emilia Romagna, diventerà il Centro di Riferimento regionale per l’erogazione di servizi di Cure Palliative Pediatriche.
In una recente intervista, rilasciata al quotidiano La Stampa, l’architetto Renzo Piano ha parlato della necessità di pensare dei luoghi di cura, degli ospedali che siano belli e confortevoli perché bellezza e scienza debbono viaggiare unite; ha anche ricordato che “l’architettura non è solo l’arte di rispondere ai bisogni, ma anche ai desideri e persino ai sogni”.
Ecco una affermazione e dei fatti concreti: le costruzioni e i progetti del grande architetto fanno sperare in un futuro migliore anche per i nostri figli e nipoti. Secondo Renzo Piano, che ha compiuto lo scorso settembre 86 anni “costruire é il più bel mestiere del mondo, l’opposto del distruggere. Costruire é un gesto di pace”.
Si ringrazia per le immagini RPBW (Renzo Piano Building Workshop)