La Commissione europea ha aperto oggi i lavori per la definizione di un’agenda europea globale sulla migrazione. Il collegio dei Commissari ha svolto un primo dibattito di orientamento sulle iniziative essenziali per potenziare gli sforzi dell’UE volti ad attuare gli strumenti esistenti e la cooperazione nella gestione dei flussi migratori dai paesi terzi.
Per la prima volta, gestire meglio la migrazione è un’esplicita priorità della Commissione europea, come indicato negli orientamenti politici del Presidente Juncker “Un nuovo inizio per l’Europa”. La migrazione è una questione trasversale che coinvolge settori politici diversi e svariati attori, sia all’interno che all’esterno dell’UE. La nuova struttura e i nuovi metodi di lavoro della Commissione europea costituiscono un primo passo per affrontare le sfide e le opportunità della migrazione in maniera veramente globale.
Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Gestire bene la migrazione è una sfida per l’Europa nel suo insieme. È giunto il momento di rivedere il nostro approccio al modo in cui lavoriamo assieme: dobbiamo fare un uso migliore e più coerente di tutti i nostri strumenti, concordare priorità comuni e unire maggiori risorse a livello europeo e nazionale al fine di garantire un’effettiva solidarietà e una migliore condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri. In luglio presenteremo una nuova agenda sulla migrazione che prevede una migliore governance per rafforzare il nostro sistema di asilo, definire un percorso efficace per la migrazione legale, agire più energicamente contro la migrazione irregolare e garantire frontiere più sicure”.
L’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: “In quanto europei, dobbiamo essere efficaci nel dare risposte immediate alla migrazione e contemporaneamente affrontarne le cause profonde, a partire dalle crisi che dilagano alle nostre frontiere, soprattutto in Libia. Proprio per questo stiamo aumentando la nostra collaborazione con i paesi di origine e di transito per fornire protezione nelle regioni in conflitto, facilitare il reinsediamento e affrontare le rotte dei trafficanti”.
Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “La migrazione è una questione di persone: dietro ogni volto che giunge alle nostre frontiere c’è un individuo, che sia un uomo d’affari in viaggio per lavoro, uno studente che viene in Europa per studiare, una vittima di trafficanti di esseri umani, un genitore che cerca di portare al sicuro i suoi figli. Nell’elaborare un’agenda europea globale sulla migrazione, dobbiamo pensare a tutte le dimensioni del fenomeno: non si tratta di cercare scorciatoie, ma di creare un’Unione europea più sicura, prospera e attraente”.
Verso un approccio europeo veramente globale alla migrazione
Il dibattito orientativo odierno ha definito i quattro principali settori dell’intervento previsto nell’ambito dell’agenda europea sulla migrazione per dare attuazione agli orientamenti politici del Presidente Juncker. Sono tutti settori legati tra loro e di pari importanza.
Un forte sistema comune di asilo
L’Unione europea dispone di uno dei quadri legislativi più avanzati al mondo per offrire protezione a chi ne ha bisogno. È giunto il momento di applicare pienamente e coerentemente il sistema europeo comune di asilo recentemente adottato. La Commissione si adopererà a fondo per garantire la scomparsa delle attuali divergenze tra le prassi nazionali in materia di asilo. Sarà inoltre essenziale approfondire la cooperazione con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione, nonché integrare la migrazione nella definizione delle strategie di sviluppo. Infine, la Commissione è determinata a progredire verso un maggiore uso delle iniziative di ricollocazione e reinsediamento dell’Unione europea, in uno stretto dialogo con gli Stati membri e i paesi terzi che ospitano un alto numero di rifugiati.
Una nuova politica europea sulla migrazione legale
Pur combattendo l’attuale disoccupazione, l’Europa deve attirare i giusti talenti per essere più competitiva a livello globale. Si tratta di un impegno a lungo termine che dobbiamo iniziare subito a preparare. Per questo motivo la Commissione europea avvierà un riesame della direttiva sulla Carta blu. Si tratta di un processo impegnativo e a lungo termine che potrà funzionare solo discutendo con gli Stati membri, anche per quanto riguarda un approccio più orizzontale alla politica in materia di migrazione legale.
Una lotta più decisa alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani
Le persone emigrano illegalmente per svariate ragioni. Nel 2014, secondo Frontex, circa 278 000 individui hanno attraversato irregolarmente la frontiera: il doppio rispetto alla cifra del 2011. Molti di questi migranti ricorrono a trafficanti, oppure cadono vittima di trafficanti di esseri umani. Sviluppando ulteriormente la normativa esistente in materia di migrazione irregolare e lotta contro la tratta di esseri umani, la Commissione intende rafforzare le sue iniziative in questo settore. La Commissione sta elaborando un insieme completo di azioni sul traffico di migranti e desidera potenziare strumenti concreti per agire in paesi e su rotte prioritari, in stretta collaborazione con i paesi terzi, anche tramite gli accordi di riammissione e i quadri di cooperazione vigenti (ad esempio i processi di Rabat, di Khartoum o di Budapest).
Proteggere le frontiere esterne dell’Europa
Uno spazio senza frontiere interne e una solida politica di asilo e migrazione possono durare soltanto se l’Europa gestisce le sue frontiere esterne, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. La gestione delle frontiere è una competenza condivisa tra l’UE e gli Stati membri, e la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Unione è di vitale interesse per tutti. La preparazione dell’agenda europea sulla migrazione offrirà l’opportunità di discutere se e in quale misura l’agenzia per le frontiere dell’UE, Frontex, necessiti di un aumento di dotazione e di maggiori mezzi operativi e risorse umane per affrontare meglio le sfide mutanti alle frontiere esterne dell’Unione. Gli Stati membri devono mettere in comune maggiori risorse per consentire di potenziare le attività di Frontex e di mettere in azione le squadre di guardie di frontiera europee.
Per ulteriori informazioni
Towards Comprehensive European Migration Policy: 20 years of EU action
Questions and Answers: Smuggling of Migrants in Europe and the EU response
Directorate General for Migration and Home Affairs Website
Website of First Vice-President Frans Timmermans
Website of High Representative/Vice-President Federica Mogherini
Website of Commissioner Dimitris Avramopoulos