Oggi riordinando un cassetto della scrivania ho ritrovato due vecchi taccuini che usavo per prendere appunti su idee che mi passavano per la testa in varie occasioni.
Sono solo riflessioni talvolta banali, talvolta legate a fatti specifici, talvolta commenti volanti alle parole di qualche oratore. Non so se sono riflessioni intelligenti o acute …a voi critiche e commenti.
- Si continuano ad emanare leggi:
- Si continua ad evitare di rispettare le leggi ricorrendo a mille cavilli spesso solo burocratici;
- Si continua ad aspettare una nuova legge …in un circolo vizioso che sarebbe utile interrompere.
- Si fissano standard perfetti:
- Le leggi implicitamente fanno riferimento agli standard;
- Ma tra la definizione dello standard e la emanazione della legge passa un tempo sufficiente a rendere inadeguato quello standard;
- La legge è valida se lo standard non ha una applicabilità reale?
- ovvero “chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti”.
- La rete è un servizio del quale tutti devono poter disporre:
- La rete è uno strumento che tutti i fornitori di servizi devono usare per rendere utilizzabili i loro servizi;
- Da catena del valore a rete del valore.
- Il cambiamento:
- Cambio perché voglio essere ovvero commitment;
- Dove e come cambiare ovvero idee innovative;
- Controllare il cambiamento ovvero idea, budget, mercato;.
- Serve la capacità di gestire il cambiamento.
- Innovazione vincente: Innovare per competere, competere per vincere
- Paradigma cognitivo ovvero l’apologo di Menenio Agrippa.
- Imprenditore: Ragiona soggettivamente e agisce oggettivamente.
- Innovazione:
- Trovare una idea nuova, verificarla, progettarla, definire budget;
- Confrontare rischi e budget;
- Parcellizzare i rischi;
- Considerare il budget come uno strumento e non un totem.
- Gli antichi romani nei momenti critici nominavano un dittatore:
- Le democrazie moderne hanno: Parlamento, Governo, Ministeri, PAL, PAC Regioni, Comuni, Tavoli e Cabine di regia;
- ma non riusciamo ad uscire dai momenti critici!
- Forse c’è qualcosa da rivedere alla base delle nostre democrazie
- …o sono io che non capisco!
- Circa 150 anni fa un dentista inventò l’Esperanto:
- uno strumento magnifico per condividere idee e conoscenza.
- Forse non seppe venderlo ed ora è solo un ricordo!
- Uso della rete:
- spesso la IGNORANZA lo fa apparire pericolo terribile;
- Occorre diffondere la conoscenza perché spesso “l’offerta d iinternet” supera la domanda: quelli che conoscono edusano la rete sono molti di meno di quelli che la ritengono un pericolo strisciante.
- Cominciamo dalla scuola e dai docenti che sono i primi a dover apprendere l’uso della rete.
- Sharing Economy;
- la Rete facilita la pubblicizzazione dei prodotti;
- la Rete facilita la sovraesposizione anche degli aspetti negativi;
- I clienti insoddisfatti fanno più rumore di quelli soddisfatti.
- Il Digitale ha solo pochi anni e sembra uno strumento facile per vendere ma:
- Occorre conoscere le strategie della rete;
- Occorre sapere che la platea è piccola ed in espansione rapida.
- INTERNET:
- talvolta si fa confusione tra lo strumento e la capacità di usare lo strumento;
- Non confondiamo la conoscenza tecnica della tecnologia con la capacità di usare la tecnologia.
- Non esiste lavoro informatico, ma lavoro che usa strumenti informatici.
- L’aumento di disponibilità di informazioni aumenta la libertà in quanto aumenta la conoscenza che le persone possono avere.
- La Rete, quale che sia la governance e la politica:
- aiuta alla formazione di gruppi omogenei e aumenta la possibilità che tali gruppi abbiano voce;
- non esiste la società civile esistono dei gruppi con interessi comuni. E’ compito della politica far si che gli interessi dei gruppi siano equilibrati.