Paul Klee – Alle origini dell’arte è il titolo della mostra al Mudec, il Museo delle Culture di Milano, che fino al 3 marzo 2019, ospita un centinaio di opere dell’importante artista svizzero. Klee (1879-1940) è considerato dalla critica uno dei protagonisti dell’arte del primo Novecento ed è tanto amato dal pubblico per il suo immaginario favoloso e poliedrico. La mostra è promossa dal Comune di Milano e dal Sole24 Ore Cultura, ed è curata dallo storico dell’arte Michele Dantini e da Raffaella Resch, che hanno analizzato a fondo la poetica dell’artista, mettendo in rilievo un aspetto particolare dell’arte di Klee, quello del cosiddetto “primitivismo“, ossia l’interesse per le opere di epoche pre-classiche dell’arte occidentale, come l’arte paleocristiana, ed anche la scoperta dell’arte di mondi extraeuropei, come l’arte africana e oceanica.
Accanto alle opere di Klee sono esposti alcuni preziosi manufatti etnografici, maschere e sculture provenienti da paesi africani come il Gabon e il Camerun, esempi di quelle arti primitive che hanno interessato l’artista, soprattutto negli anni giovanili e nei i viaggi compiuti per approfondire le sue conoscenze sull’arte. A partire dal primo importante viaggio che Klee fece in Italia tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902, e che lo portò a scoprire a Roma l’arte paleocristiana. Diversi pannelli, prima dell’entrata alla mostra, illustrano con foto e scritte il racconto di quel suo viaggio di studio, fatto quando aveva poco più di vent’anni, con un compagno scultore. Sono parole tratte dai diari di Klee o da alcune lettere al padre.
Milano gli pare “splendidissima”, con numerosi palazzi e bei giardini. Visita la Pinacoteca di Brera, dove trova una quantità imponente di capolavori. Il “Cristo” del Mantegna “arditamente scorciato” e le figure femminili degli affreschi del Luini lo colpiscono profondamente. Va a vedere anche il Cenacolo di Leonardo, benché “mezzo cancellato”. Roma gli appare una “inesausta narrazione”, una città che afferra più lo spirito che i sensi. Visita la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello. Michelangelo ha su di lui “l’effetto di una bastonata”, un “devastante impatto “. La più gradita scoperta per il giovane Klee sono le sculture paleocristiane e i sarcofagi del Museo storico del Laterano, che nel loro stile “quanto mai naif ” uniscono una intensa bellezza a una grande energia espressiva. Alla fine visita anche i Fori imperiali e le Terme di Docleziano. Sono tutti aspetti di un Klee poco conosciuto. Una ragione anche questa per andare a vedere la mostra.
“Paul Klee. Alle origini dell’arte” – fino al 3 marzo 2019
MUDEC – Museo delle Culture
Orari: lun 14,30-19,30 Ma.mer.ven,dom 9,30-19,30 Gio.sab 9,30-22,30
Prezzi: intero euro 14, ridotto (over65) euro 12
Informazioni: tel. 02/54917 – helpdesk@ticket24ore.it