Il concetto “Metaverse” è stato coniato da Nal Stephensone nel suo romanzo fantascientifico “Snow Crash” pubblicato negli anni ’90. Il Metaverso è descritto dall’autore come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. In questo mondo la differenza tra le classi sociali è rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar e dalla conseguente possibilità di accesso a luoghi esclusivi. Si tratta di un concetto difficile da definire esattamente, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar. E’ un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici tra cui video e realtà virtuale; è un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar, un passo avanti rispetto alla realtà virtuale. Tuttavia, sebbene in passato l’idea di un metaverso fosse solo finzione, ora sembra che potrebbe diventare realtà in futuro non così lontano.
Le connessioni tra il mondo finanziario, virtuale e fisico sono diventate sempre più forti. I nostri dispositivi ci consentono di accedere con poche operazioni a quasi tutto ciò che desideriamo. Anche il mondo delle criptovalute è più facilmente disponibile e accessibili. Ed è così che nel metaverso, gli utenti accedono tramite visori 3d e vivono delle esperienze virtuali: possono creare degli avatar realistici, incontrare altri utenti, creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, conferenze, viaggiare e altro.
Sono tanti i mondi digitali che si rivolgono ai consumatori e a cui è possibile accedere tramite browser, app o device per la realtà virtuale. Non sono richieste competenze specifiche nel campo informatico per entrare nel mondo del Metaverso, sono sufficienti solo:
- un computer / smartphone
- una connessione internet
- un account su una delle piattaforme del mondo virtuale Metaverso
Le piattaforme più famose per entrare nel Metaverso sono:
- Decentraland è un mondo della realtà virtuale del Metaverso creato da Ethereum. In questo universo virtuale gli utenti una volta iscritti possono creare edifici virtuali, case, parchi e far pagare agli altri la visita. Tutti gli elementi virtuali di Decentraland possono essere acquistati con una criptovaluta chiamata MANA. Decentraland ha ospitato anche un festival musicale con Paris Hilton. Entrare nel Metaverso Decentraland è facilissimo, basta andare sul sito, creare un account con il proprio avatar e iniziare l’esplorazione
- Sandbox è un metaverso virtuale diventato popolare da quando ha annunciato la sua partneship con Meta, cioè con Facebook. I suoi avatar hanno uno stile visivo a blocchi come Minecraft e possono costruire, possedere e monetizzare utilizzando NFT e SAND. Sandbox ha anche stretto una partnership con oltre 165 marchi per creare gli avatar nel mondo virtuale di personaggi famosi come Snoop Dog e The Walkind Dead. La piattaforma Sandbox non è ancora disponibile ma in attesa si può visitare il sito e interagire con la community.
- Stageverse è una nuova piattaforma virtuale per esperienze immersive. Ha debuttato al concerto dei Muse e consente agli utenti di assistere a eventi musicali attraverso filmati 3D a 360° ed effetti speciali. È possibile accedere a Stageverse attraverso l’app Oculus Quest per dispositivi iOS e Android.
- Brand di lusso come Gucci, Dolce & Gabbana, LV, Etro, catene di fast fashion come Zara, H&M, Benetton e dello sportswear non hanno perso l’occasione di aprire i loro flagship store nei Metaverse Fashion District creando per gli utenti delle vere e proprie esperienze immersive. Ne è un esempio la Metaverse Fashion Week, cha ha avuto luogo lo scorso marzo a Decentraland e che ha rappresentato la prima e più grande fashion week interamente digitale del mondo, con quattro giorni di sfilate e oltre 60 brand, designer e artisti dai nomi noti
- Alcuni marchi del settore Food&Beverage hanno già consolidato la loro presenza nel Metaverso, mentre altri stanno solo iniziando con progetti sperimentali per coinvolgere e divertire, creare contenuti digitali unici e di qualità.
Il Metaverso è opera dei creativi la cui adesione a questo mondo contribuisce alla costruzione di cose, ambienti, oggetti che lo renderanno sempre più vivibile; esistono scuole di vela, aule universitarie, agenzie immobiliari, agenzie di viaggio, città virtuali. Nel Metaverso è possibile acquistare terreni virtuali per costruirvi sia abitazioni private, da tenere per sé o affittare, sia grandi edifici pensati per le attività commerciali più diverse, dai negozi ai musei e le case d’asta. Proprio come nel mondo reale. Un esempio: un appezzamento di 96 metri quadrati viene venduto per circa 13mila dollari.
Come nel mondo reale, poi, il prezzo e il prestigio dei terreni può variare in base alle zone e alla posizione che occupano: quelli centrali, in location esclusive e quartieri rinomati, costano notevolmente di più rispetto a quelli in periferia, al punto che molti li considerano un investimento per il futuro. La transazione più costosa è stata quella del fondo Republic Realm, che a novembre 2021 ha speso 4,3 milioni di dollari per acquistare un enorme terreno in Sandbox.
Metaverso sostanzialmente è l’evoluzione di Internet, ma non la sostituisce. Tante le questioni ancora aperte.
La creazione di questo spazio virtuale, infatti, presuppone la formulazione di un ordinamento giuridico che regolamenti le relazioni all’interno di tale ambiente.
Il fatto che gli utenti possano accedere al Metaverso da ogni dispositivo (smartphone, PC, tablet, etc.) rappresenta un potenziale problema ad esempio anche in tema di diritto alla protezione dei dati personali
Nel Metaverso, infatti, viene raccolto un enorme volume di dati personali e di metadati (dati anagrafici, di contatto, dati riguardanti gli interessi, le preferenze di consumo, le opinioni, le attività svolte, dati riguardanti la sfera corporea, come i movimenti oculari, i movimenti corporei, le onde cerebrali, e dati concernenti la sfera psicologica,come gli stati emotivi e le reazioni comportamentali.
Come disciplinare e tutelare tutto questo anche nell’ottica del bilanciamento degli interessi?
Bisognerà settare piattaforme in modo che gli utenti rilascino il proprio consenso dopo essere stati informati rispetto al trattamento dei dati, dopo averlo verificato o anche siano posti in grado di revocarlo.
E’ auspicabile che imprese, utenti e Stati concorrano alla costruzione del Metaverso, ma la confusione giuridica e l’incertezza che ne potrebbe derivare sarebbe diretta conseguenza del diverso ruolo e responsabilità che tali soggetti rivestono.
Esiste già a livello europeo un complesso e rigoroso sistema normativo che disciplina la materia della raccolta e del trattamento dei dati al quale gli stati membri sono tenuti ad attenersi; tuttavia sul piano pratico è difficile per i singoli utenti verificare che i singoli provider di servizi on line non violino i loro diritti, senza considerare l’ulteriore possibilità che molti dei dati personali raccolti possano poi prendere il volo verso paesi extra europei in cui non operino le medesime limitazioni e non garantiscano le medesime tutele, vista la differente sensibilità a riguardo.
L’Unione europea sta pensando di disciplinare questo nuovo settore del Metaverso, introducendo nuove norme a protezione del diritto fondamentale alla tutela della sfera personale.
Recentemente è intervenuta anche l’autorità di controllo spagnola – AEPD – con un comunicato del 14 giugno 2022 riguardante proprio il rapporto tra Privacy e Metaverso
La tutela dei dati personali e sensibili, sarà pertanto un tema sempre più attuale perché i rischi possono andare dalla perdita del controllo dei dati personali, alla discriminazione, alla usurpazione d’identità, alle perdite finanziarie, ecc….
E’ evidente che non basterà un flag sul consenso per garantire la conformità delle piattaforme, restano aperte tante questioni che la normativa attuale e quella in divenire dovranno disciplinare e cercare di prevenire: dalla tutela dell’identità, alla libertà di espressione, all’individuazione e condanna dei reati e dei comportamenti scorretti degli utenti fino al furto di dati personali. Per il momento gli esempi di contenzioso riguardano soprattutto il mondo della moda, ma alla luce degli sviluppi annunciati nel mondo del metaverso, è bene che le imprese non trascurino di aggiornare l’estensione e le strategie di protezione e valorizzazione di marchi, design e proprietà intellettuale in genere.