Al Piccolo Teatro, in scena si racconta la società ucraina

In occasione delle celebrazioni, al Piccolo Teatro di Milano, del centenario della nascita di Giorgio Strehler, le manifestazioni e le celebrazioni sono e saranno tante. Si ricorderà anche il settantacinquesimo anniversario della fondazione del Piccolo, da parte di Paolo Grassi e di Giorgio Strehler, che allora, nel dopoguerra, erano molto giovani (avevano poco più di venticinque anni) e diedero inizio in Italia, a Milano, a una operazione culturale straordinaria, con la fondazione di un teatro che contribuiva a creare una mentalità aperta alla cultura europea e con un generale rinnovo delle conoscenze teatrali.

In questo mese di maggio, in occasione delle celebrazioni saranno in scena spettacoli di genere diverso che mostreranno tanti aspetti della cultura di alcune parti del mondo, dal titolo “Presente indicativo”; si darà inoltre inizio a una serie di rappresentazioni di spettacoli dal titolo Focus Ucraina che mostrano alcune iniziative e aspetti, generalmente sconosciuti, della cultura ucraina.

In effetti, fino a oggi, sugli schermi televisivi abbiamo visto quotidianamente, sia nei telegiornali sia programmi di approfondimento, solo le macerie dell’attuale guerra, le bombe, i missili, la fuga degli ucraini, adulti e bambini. Per i più curiosi è comparsa sugli schermi anche una serie tv, di qualche anno fa, interpretata dall’attuale presidente Volodymyr Zelens’kyj, quando faceva l’attore.

Le rappresentazioni teatrali al Piccolo di “Focus Ucraina”sono una buona occasione per conoscere qualcosa di più di un Paese di cui conosciamo solo gli aspetti più drammatici. La guerra, i bombardamenti sopra la testa, i rifugi: una orribile vicenda, una catastrofe, che può essere compresa meglio, per somiglianza, solo da chi oggi ha più di ottant’anni e ha vissuto in Italia la Seconda Guerra Mondiale. Oggi tutti noi, non solo chi ha vissuto questi eventi direttamente, vuole assolutamente la Pace. Come del resto si augura Papa Francesco.

Per tornare alla società ucraina, per approfondire l’aspetto della cultura teatrale del Paese, di cui sappiamo poco, c’è l’occasione di andare a vedere al Teatro Studio Melato per tre pomeriggi (19, 20, 21 maggio) alcuni spettacoli prodotti dal Golden Gates Theatre e dal Left Bank Theater: si tratta di tre spettacoli prodotti dai centri teatrali della capitale Kiev. Gli spettacoli verranno proiettati su un grande schermo, allestito per l’occasione all’interno del teatro. Al termine della visione verrà dato spazio e possibilità agli autori, ai registi e ai protagonisti delle tre opere proiettate di spiegare i lavori. Coordina gli incontri Stas Zhyrkov, voce di spicco del panorama registico ucraino, un personaggio non conosciuto in Italia e anche poco conosciuto dagli esperti.

L’immersione nella scena e nella drammaturgia contemporanea ucraina proseguirà durante il quarto giorno di focus (22 maggio) con due letture dal vivo tratte dai testi ucraini “La guerra nella grande città” e “Diario di un civile” di Pavlo Arte. In parallelo e per tutto il mese del Festival, si svolgerà presso Casa Jannacci “Diario Futuro, un laboratorio di accoglienza teatrale” dedicato a persone che sono in fuga dalla guerra con le loro storie: un progetto dedicato ai rifugiati ucraini, che il Piccolo Teatro realizza insieme al Comune di Milano, e che vedrà la partecipazione straordinaria di alcune allieve-attrici dell’Università della cultura di Kiev, ospiti a Milano della Scuola di Teatro Luca Ronconi.

 

 

Laura Bolgeri:
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