Carissime,
Vi scrivo perché mi sta crollando il mondo addosso e non so davvero più che pesci pigliare. Sono un quarantenne divorziato, con due belle figlie che mi divido a metà con la mia ex moglie: la donna più sbagliata che potessi scegliere. Lei sta con un altro da anni, e anche io mi sono rifatto una vita. Abito a Roma e sto con una donna di Milano, conosciuta quando non vedevo più l’uscita dal tunnel, durante una vacanza in Spagna. Con lei, quando riuscivamo a vederci, andava tutto a gonfie vele. Ci siamo divertiti parecchio, nonostante la distanza: nella bella stagione veniva quasi sempre lei a Roma, e ci facevamo lunghi week end a Fregene. Nella stagione invernale era più facile che salissi io. I problemi logistici non hanno tardato, però, con il passare del tempo a manifestarsi: lei è medico, e spesso nei week end fa i turni; inoltre deve prendere ferie con lungo anticipo e organizzarsi con la sua squadra di lavoro. Quanto a me, non solo l’azienda di famiglia mi tiene molto impegnato, ma la divisone dei week end con la mia ex moglie per tenere le bambine ha finito per diventare un problema. Quando la mia ex ha capito che avevo un’altra, nonostante si dichiari per nulla gelosa, ha cominciato a incasinarmi tutti i week end, cambiando all’ultimo minuto gli impegni delle bambine, e facendomi spesso saltare i fine settimana a Milano. Per farla breve: da un anno a questa parte non faccio che litigare con la mia ragazza: le ho detto chiaramente che deve trasferirsi a Roma, se vuole avere una vita con me, ma lei è troppo legata alla sua famiglia d’origine e al suo lavoro in ospedale: non si decide mai. Ora, la mia preoccupazione, a parte il dolore che l’ipotesi di lasciarci mi provoca, è rivolta alle bambine: sono affezionatissime a lei, forse più che alla loro mamma, e ho paura di creare loro un trauma, se ci lasciassimo. Che cosa devo fare?
Grazie di un consiglio sincero.
S. da Roma
Caro S. da Roma,
grazie per le tue confidenze. Condivido le tue preoccupazioni: le tue figlie hanno già subito il trauma del divorzio e ora si sono affezionate a un’altra donna; perdere anche lei sarebbe un’ulteriore esperienza di distacco dalla figura femminile. Mi pare altresì di capire che le soluzioni siano difficili da trovarsi: tu hai un’impresa di famiglia a Roma e le bambine sono nate lì, dove risiede anche la loro madre biologica. L’unica che potrebbe spostarsi, in effetti, è la tua fidanzata, che però dici essere riluttante all’idea …temo che questa sia la classica situazione da “cul de sac” e, mi spiace dirtelo così brutalmente, ma avresti dovuto porteli prima questi problemi. Prima di presentare la tua nuova lei alle bambine, prima di trattarla come la donna della tua vita, nonostante la distanza. Insomma, non dico che hai sbagliato a buttarti in questa nuova avventura che, a quanto ho capito, all’inizio è stata salvifica e ti ha aiutato a riprenderti dal divorzio…quello che a mio parere hai sottovalutato è stata la profondità del rapporto: insomma, non sei più un ragazzino che può presentare chi vuole a casa. Sei un padre di famiglia, e tutto quello che fai implica delle conseguenze sulle tue figlie. Ora che la frittata è fatta, non vedo altra soluzione che parlare chiaramente con la tua fidanzata e, se non c’è futuro per voi, cominciare a preparare le bambine al distacco, rendendoglielo meno doloroso possibile. Per il futuro, però, ci vuole maggior cautela. Auguri!
Rebecca
Risponde Marina:
Gentile amico romano, ma mezzo milanese, quanti anni hanno “le bambine”? Non sarà lei un genitore che nomina ancora così figlie liceali se non già universitarie? Perché la soluzione a parer mio potrebbe stare proprio nell’età delle sue figlie. Reggono un weekend con il papà in trasferta, mollando compiti e cartelle alla mamma, e abituandosi a fare propria una città affascinante come Milano? Se il sentimenti tra la sua ragazza e le sue figlie è sincero e scambievole, organizzi almeno una trasferta al mese a Milano per tutti. La sua compagna non mancherà di trovare eventi e attività che invoglieranno le ragazze (o bambine) a mantenere l’appuntamento ambito. “Sabato prossimo si va a Milano con il papà?”. E chi è disposto a rinunciarci? Beh, nulla potrà la madre abituata a sconvolgere i programmi. Così il baricentro della sua nuova famiglia si sposterà poco per volta verso Milano, che ormai dista solo tre ore di treno. E la sua compagna la raggiungerà più volentieri a Roma, quando potrà, perché si sentirà rassicurata dall’epicentro acquisito. Speri poi che anche la sua ex moglie approfitti dei weekend senza figlie con il suo nuovo partner. E chissà che dimentichi di fare ancora dispetti a lei. Auguri!