Care responsabili della rubrica,
mi chiamo R., ho trentotto anni, e ho un problema serio: sono conteso tra due sorelle. Ma lasciate che mi spieghi meglio: sono fidanzato da tre anni con Carolina, la donna della mia vita, o almeno questo credevo finché la sorella di Carolina, Cristina, non ha cominciato a mettermi gli occhi addosso. E io a notarla. E’ nato quasi per gioco: era estate e abbiamo fatto una gita in barca, in Liguria, io, Carolina, Cristina e un suo amico. Questo amico era chiaramente invaghito di lei e ci ha provato per tutta la gita, e Cristina ha cominciato a fare la splendida con me per levarselo di torno. E’ stato così che ho cominciato a vederla con occhi diversi, e le cose tra noi non sono più state le stesse. Carolina non ha notato nulla per mesi, ma ogni scusa era buona per Cristina per dividerci, e passare del tempo con me senza di lei. Ha cominciato a farci litigare, e una sera, non so come e non so neanche io perché ci siamo baciati. Ora sono conteso tra due donne, tra due sorelle, e Carolina ha cominciato a essere gelosa. Io non mi riconosco più: sono sempre stato monogamo e fedele, ma con Cristina è diverso. Lei mi stuzzica, mi eccita, gioca con i miei sentimenti, e io la desidero. Eppure amo Carolina, per lei provo un affetto infinito, e non vorrei mai perderla. Lo so: sono un casino umano, e ho visto che ve la cavate bene con i casi difficili. Per questo vi ho scritto. Mi date un consiglio?
Grazie,
R.
Caro R.,
la tua storia mi ha fatto subito pensare a uno dei romanzi che più ho amato durante la mia adolescenza, costellata di letture. “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. Il protagonista, che non riesce a smettere di fumare nonostante i buoni propositi, è confuso e conteso tra tre sorelle, e finisce per sposare proprio quella che meno desiderava. La storia è un lungo, splendido inno alla nevrosi, e ricordo che dopo averla letto ero incredula: non pensavo, all’epoca, che fosse possibile ritrovarsi in una situazione così paradossale. Ebbene, tu sei in una situazione simile. La confusione regna sovrana e tu stesso ammetti di non esserti mai comportato così e di essere sempre stato un uomo fedele e monogamo. Beh…evviva mio caro R.! “Aliquando et insanire iucuncum est” dicevano gli antichi, e ora è il tuo momento. Una volta nella vita è lecito perdere la testa, basta poi ritrovare la retta via. Perciò, ecco il mio consiglio: datti un termine per questi giochetti sentimentali e quando avrai capito che si tratta solo di una sbandata passeggera, parla con Cristina e dille che questa situazione non può durare, dille che dovete smetterla perché tu ami Carolina. Quanto alla tua fidanzata, cerca di farla soffrire il meno possibile, per il momento, e non alimentare la sua gelosia. In bocca al lupo!
Rebecca
Risponde Marina:
Gentile amico,
la mia esperienza di sentimenti e di vita mi farebbe dire che lei non ama certo Cristina, ma forse neppure abbastanza Carolina. Potrebbe lasciarle entrambe e cercarsi una compagna figlia unica. Mi perdoni la bonaria ironia, ma a meno che Cristina non stia per andare in un Paese lontano a lavorare e farsi una famiglia, mi vedo già le vostre ricorrenze di famiglia, le nascite, i Natale, i momenti buoni e quelli meno buoni. Lei finirebbe per dover gestire due donne, anche se con modalità diverse. Il tradimento, consumato o no, è sempre sgradevole, ma diventa colpevole quando accade all’interno di una stessa famiglia, perché mette in discussione tutti i rapporti, non solo quello suo con la sua fidanzata, ma tra le due sorelle, tra genitori e figlie. Un suggerimento? Sarebbe stato meglio chiedercelo prima. Io ne ho uno drastico, ma sincero e trasparente: una serata solo voi tre, senza aria da tregenda, ma con un po’ di pentimento e di ironia. “Carissime, ho un problema: sto mescolando sentimenti amorosi e affettuosi e in certi momenti mi rendo conto che potrei amarvi entrambe. Ma siccome non è cosa né per me né per voi, propongo di rimettere in ordine le cose: con Carolina ci concederemo una lunga vacanza quest’estate noi due da soli, per dare nuova vivacità al nostro amore. E prego Cristina di non consolarmi troppo quando Carolina non c’è perché potrei non riuscire a resistere.”… A buon intenditor, potrebbe funzionare…. e poi abbia buonsenso! Auguri