Tra mito e mistero il Festival d’Ambronay

Tra il mito d’Orfeo ed il mistero delle pietre che cantano l’abbazia di Ambronay presenta il suo Festival

L’abbazia di Ambronay – fondata da San Bernardo ai tempi di Carlo Magno nella valle del Rodano, non lontano da Lione – propone nel suo Festival, dall’11 settembre al 4 ottobre, esperienze sempre nuove e non soltanto musicali. Tutto è nel titolo : Miti & Misteri, due parole chiave che evocano le origini del teatro musicale nell’Italia del ’600 e l’Orfeo, da quello di Monteverdi, a quelli di Rossi, Merula, Peri, Caccini, Sartorio, Falconiero …

All’onore del programma del Festival sono non soltanto i compositori, ma, come d’abitudine, gli artisti italiani: tra gli altri il soprano Giuseppina Bridelli – che con la Cappella Mediterranéa e la direzione di Leonardo Garcia Alarcon presenterà le arie di Cavalli – e il Ghislieri Choir & Consort di Pavia nel Magnificat di Gallupi e il Dixit Dominus di Vivaldi.

Ma anche il grande contro-tenore argentino (d’origine italiana) Franco Fagioli che aprirà il Festival con un concerto di brani d’opera e strumentali di Georg Frederick Handel e Lully, il King Arthur semi-opera di Henry Purcell nell’interpretazione de La Fenice e di Vox Luminis diretti da Jean Tubéry, Jordi Savall – un habitué di Ambronay – con il suo Concert des Nations e ancora serate dedicate al fado ed alla musica portoghese o alle musiche persiane, ottomane e sefarade ai tempi di Solimano il Magnifico, master classes aperte al pubblico di percussioni e ritmi orientali e ateliers di marionette.

E, per finire, il belga – dal nome italianissimo – Tony Di Napoli in due eccezionali «deambulazioni» all’ascolto delle pietre di Ambronay, durante le quali egli farà risuonare le sue «pietre musicali» e trasformerà i muri dell’abbazia in un monumentale strumento musicale.

Sul sito di Ambronay si trova una visione più completa del programma.

Foto: Copyright Bertrand Pichène

Ferruccio Nuzzo: Dopo una lunga e distratta carriera di critico musicale (Paese Sera, Il Mondo), si è dedicato alla street photo, con una specializzazione ecclesiastica. Vive in campagna, nel sud-ovest della Francia, ove fiere e mercati hanno sostituito cattedrali e processioni. Continua, tuttavia, a mantenere contatti con il mondo della musica, soprattuto attraverso i dischi, e di queste sue esperienze rende conto nella rubrica "La mia Musica. Suggerimenti d'ascolto".
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