canzoni di Anonimi, Antichi e Contemporanei
Marco Beasley: voce, Guido Morini: clavicembalo, pianoforte e direzione musicale, Accordone
Alpha – Les chants de la terre (70’56”)
Quante volte, nella nostra vita, abbiamo riscoperto la canzone napoletana? sussurrata, urlata, troppo spesso profanata, ogni volta questa musica affascinante, volgare e raffinata, sublime e solare, o tragicamente radicata nelle ombre segrete dei vicoli e dei bassi, ci rivela una nuova delle sue mille facce, comiche, nostalgiche, beffarde, assassine…
Da Caruso a Pavarotti (e a quant’altri effimeri tenori !), da Roberto Murolo agli strimpellatori da pizzeria, sino ai gondolieri sovraccarichi di turisti americani, per i quali ‘O sole mio può illuminare indifferentemente il Vesuvio o piazza San Marco, la canzone napoletana è il genere – credo – mondialmente più diffuso e conosciuto, anche se molto spesso ridotto a cliché deformati dal luogo comune.
Storie di Napoli è il terzo o il quarto disco che Marco Beasley – napoletano di padre inglese – dedica a Napoli e alle sue musiche; la sua voce è naturale, spontanea, senza forzature nella caratterizzazione ( giusto un po’ d’accento quando ci vuole ) né eccessi di buona educazione scolastica.
Il programma è quanto di più variato: dal XVI secolo ad oggi, dalla poesia sospirata di Fenesta vascia alla scatenata Tarantella Tapanella, dal madrigale amoroso Cara è la rosa alle macchiette da caffé concerto – Tiempe bbelle ‘e na vota, Mazza, pezza e pizzo – e alle canzoni di Lucio Dalla e Pino Daniele, il tutto rivisitato attraverso una strumentazione raffinata e originale e interpretato da musicisti che, malgrado la loro formazione rigorosamente classica, si abbandonano senza complessi alla voluttà liberatoria del ritmo e delle melodie più appassionate.
Gli strumenti sono, per lo più, barocchi – ma c’è anche uno scacciapensieri, ed il liuto si alterna alla chitarra – con una sonorità che si adatta perfettamente a questa musica di gioia e di lacrime, di rivolta e di ironica accettazione.
Marco Beasley è il protagonista di questa entusiasmante raccolta. Aprendo a nuovi orizzonti la sua già affermata reputazione di «crooner barocco» egli traccia i sorprendenti ponti del «crossover» tra generi spesso musicologicamente opposti, con la valorosa collaborazione di Guido Morini – autore delle trascrizioni, clavicembalista e direttore musicale – e di Accordone
ps: avete visto Passione, di John Turturro ? in film e in DVD, un divertentissimo affresco che della canzone napoletana dà una visione veramente «panoramica», nella prospettiva inedita della memoria più o meno inconscia del figlio di emigrati che riscopre questo mondo affascinante con occhio americano ma cuore italiano (se non proprio partenopeo…)
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giovanni ed io apprezziamo molto le tue recenzioni. Quest'ultima in particolare che fa emergere le radici meridionali che nemmeno i lunghi anni di esilio/asilo francese hanno cancellato...
... e che questi accenti napoletani, anche se culturalmente filtrati - o accomodati -, fanno vibrare ...
ah che bello! ho già un altro Cd di questa collezione (alfa) i francesi stanno facendo un lavoro di ricerca e riproposizione della musica e delle sonorità meridionali, molto più fine di quanto siamo capaci noi! Forse perché la guardano con altri occhi e ascoltano con altre orecchie, riuscendo a scollegarla dalla contemporaneità musicale degradata, cosa che qui, dove il flusso culturale è stato continuo ed è passato per la nuova compagnia di canto popolare, non riesce facile fare!
effettivamente la collezione Alpha offre agli artisti ed agli appassionati di musica popolare un palcoscenico aperto e stimolante!
ma non dimentichiamo che spesso - come in questo caso - gli artisti sono italiani ...
Buongiorno, Ferruccio ! Mi ha piacuto tante guardare le video Storie di Napoli !!! Ah scrivere un testo su Matteis dopo le suoe parole alla radio qu ...?
Faccio lo scoperto del suo blog oggi, non lo conoscevo prima. Un piacere sarà leggerlo ... si ! Non avevo l'informazione. Cordiali saluti !!! TB