CS Festival MITO: appuntamenti del 9 settembre

Ore 11:00 / Rotonda di via Besana

Ditta Gioco Fiaba – Milano

Spettacolo dedicato ai più piccoli

Lo Scoiattolo Gillo direttore d’orchestra

dai 18 mesi ai 4 anni

ingressi € 5

Per la prima volta al Festival MITO uno spettacolo dedicato ai piccolissimi. Lo scoiattolo Gillo direttore d’orchestra, si rivolge ai bambini dai 18 mesi fino ai 4 anni, destando la loro curiosità. Domenica 9 settembre alla Rotonda di Via Besana, alle ore 11, Ditta Gioco Fiaba porta in scena uno spettacolo che è un connubio tra teatro e laboratorio: nelle sue avventure lo scoiattolo Gillo, progetto nato nel 1995, incontra la musica. Attraverso la scoperta di una vecchia radio l’animaletto curioso scopre un amore per la musica classica. Un acrobatico e giocoso viaggio tra le arie più note e orecchiabili, Gillo proverà a dirigere i tre musicisti sintonizzandoli sui diversi brani, grazie ad una speciale bacchetta da direttore d’orchestra. Alla fine dello spettacolo un momento di gioco/laboratorio: ogni bambino potrà creare la propria bacchetta con materiali del tutto commestibili con la quale provare a dirigere, e perché no, a mangiarla. Un assaggio della grande musica a misura di prima infanzia, divertente, scanzonato e gustoso.

  

Ore 11:00 / Civico Tempio di San Sebastiano

Dominica secunda post Decollationem

Santa Messa in latino e canto ambrosiano

Cantori Ambrosiani

Giovanni Scomparin, direttore

Giorgio Cattaneo, organo

Celebra Don Mario Baj

ingresso libero

 L’esecuzione di Messe musicali e dei suoi canti tradizionali è uno degli ingredienti fissi delle domeniche di MITO. Il primo fra questi appuntamenti dell’edizione 2012 del Festival è domenica 9 settembre al Civico Tempio San Sebastiano con i Cantori Ambrosiani guidati da Giovanni Scomparin e accompagnati dall’organista Giorgio Cattaneo, che fanno da cornice alla celebrazione liturgica delle ore 11 condotta da Don Mario Baj. Il canto Ambrosiano, proprio della diocesi milanesi, così come il Gregoriano che accompagna il rito romano, è da alcuni considerato un’eredità venerabile ma superata e non più praticabile in contesto moderno. In questo senso si inserisce l’intervento dei Cantori Ambrosiani, proiettato a diffondere e far riscoprire la bellezza dell’antica prattica del canto corale ambrosiano, una tradizione legata alle diverse riforme della liturgia che si sono susseguite nei secoli e capace di innalzare verso il cielo lo spirito del fedele o, semplicemente, offrire melodie storiche all’orecchio dell’ascoltatore. Domenica 9 settembre secondo il Lezionario ambrosiano è la Seconda Domenica dopo la Decollazione (di Giovanni Battista), una data di non facile interpretazione per una corale ambrosiana che vuole essere quanto più filologica possibile. Difatti le diverse riforme dei libri liturgici della chiesa milanese hanno prodotto cambiamenti dal punto di vista musicale, introducevano testi di cui non esisteva musica o cambiato la di posizione alcuni canti antichi. Scomparin e i Cantori hanno studiato accuratamente i canti da presentare a MITO, scegliendo brani che per contenuto e forma potessero assimilarsi a quelli del Messale vigente e integrarsi perfettamente con la celebrazione. Così, ad esempio, per la ‘Preghiera dei fedeli’ si è preso da uno dei due formulari di preci litaniche, che un tempo dovevano essere comuni a tutte le messe ma oggi sono utilizzate solo in quaresima; per il Sanctus un’importazione dal gregoriano, testimoniata con varianti nei manoscritti milanesi dal XV secolo; mentre per il canto finale la scelta è ricaduta su Gaude et laetare uno dei molti testi di origine greca o siriaca presenti nella liturgia ambrosiana, così come l’antico canto di comunione, Coenæ tuæ mirabili.

 

Ore 17:00 / Teatro San Babila

VERSI X VERSI

Musica di Giovanni Bataloni

con Roberto Piumini e Debora Mancini

a partire dai 6 anni

posto unico numerato € 5

Fiabe tradizionali raccontate dall’occhio di Roald Dahl e Roberto Piumini in scena domenica 9 settembre alle ore 17 al Teatro San Babila. Una produzione Musicamorfosi che propone la storia di Hansel e Gretel, del Gatto con gli stivali, di Cappuccetto Rosso, di Cenerentola e dei Tre porcellini in forma di ballate a volte con rime giocose, a volte in versioni nude e crude, quasi pulp, accompagnate da uno strano Rap: il Rap di Cappuccetto Rosso, tutto da cantare e da ballare. I bambini potranno scoprire un nuovo modo  di raccontare fiabe conosciutissime, ormai entrate a far parte dell’immaginario comune, ma ripulite dagli tratti più classici e canonici; una chiave di lettura inconsueta decifra i personaggi. La musica originale di Giovanni Bataloni e la regia di Andrea Taddei confezionano un’ora di divertimento tra stilemi di musica contemporanea, un pizzico di jazz e di improvvisazione, molte rime e un rap crudo e visionariamente adatto ai bambini del nostro tempo.

Ore 17:00 / Auditorium San Fedele

Divertimento Ensemble

Sandro Gorli, direttore

Musiche di Sylvano Bussotti e Stefano Gervasoni

ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Nell’opera del fiorentino Sylvano Bussotti corpo e gesto hanno da sempre un ruolo di primo piano, dovuto anche alle sua molteplice attività artistica di compositore e interprete, pittore, letterato, scenografo, regista, costumista e attore. La sua musica, in qualche modo tende ad avvicinarsi a una tela dipinta. Gran Duo, del 1977-78, per violoncello e pianoforte, prende spunto dalla XX variazione, in tempo Andante, delle Variazioni Diabelli di Beethoven, inserendosi in un “quadro scenico” descritto dal compositore, quasi un “balletto”.  L’immagine di Gît le coeur, (giace il cuore), per percussione, evoca quella della piccola rue Gît le coeur, situata in un intreccio di vicoli e di stradine strette di Parigi. L’episodio che dà vita a Arlequin poupi, per pianoforte, 5 esecutori, è l’incontro con un turista conosciuto a Firenze nel 1955, ritratto da Bussotti in un disegno, dal quale nasce – mezzo secolo dopo – il brano musicale. Se la natura umana – corpo e gesto – sono il perno delle opere di Bussotti, quello di Stefano Gervasoni è la natura e – in qualche modo – il paesaggio. L’immagine del “prato” affascina il compositore da tempo: è in divenire un ciclo pianistico, i cui tre episodi vengono citati anche in  Prato prima presente, per ensemble, del 2009. A formulare la citazione è sempre lo strumento di origine, il pianoforte, cui si aggiungono gli altri strumenti dell’ensemble. Mentre la discontinuità in Prato è verticale, strato su strato, in Dal belvedere di non ritorno, del 1993 (revisionato nel 1998) diventa orizzontale, con continui cambiamenti di tempo, glissandi, scale e rapide successioni di figure differenti.

Ore 21:00 / Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Sala Verdi

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Daniel Kawka, direttore

Francesco D’Orazio, violino

Musiche di Luis De Pablo, Giacomo Manzoni, Kaija Saariaho

ingresso gratuito

Prosegue, domenica 9 settembre 2012 ore 21.00 al Conservatorio di Milano, il ciclo monografico dedicato a Luis de Pablo e Kaija Saariaho, con due prime esecuzioni italiane e un aggiunta in omaggio a un grande milanese: il 26 settembre 2012 Giacomo Manzoni compie ottant’anni. Per il Festival MITO è l’occasione di abbinare alle composizioni di Pablo e Saariaho anche un’importante opera sinfonica sua, le Scene sinfoniche per il Doktor Faustus. 

 

In live streaming sul sito www.mitosettembremusica.it

 

PER INFORMAZIONI E VENDITA BIGLIETTI:

 

Biglietteria MITO

Via Dogana, 2 – 20123 Milano

telefono  02.88464725/748

c.mitoinformazioni@comune.milano.it

www.mitosettembremusica.it

 

Acquisto biglietti on-line sul sito del Festival www.mitosettembremusica.it e sul circuito Vivaticket www.vivaticket.it.

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti presso la biglietteria della relativa sede.

 

redazione grey-panthers:
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