Ripensano la salute in modo condiviso, mettono in contatto pazienti e medici con devices e app, migliorano la qualità della vita delle persone con disabilità o affette da qualche patologia. Bloomia, Feelstep, HeartWatch e Horus Tecnology, ecco le quattro startup health che hanno raccontato la loro esperienza durante un incontro Sanofi. Noi di www.grey-panthers.it siamo molto sensibili e attenti a questi focus, alle problematiche affrontate e alle soluzioni. Conosciamo bene le problematiche, perché appartengono alla nostra esperienza familiare e personale, e siamo molto interessati alle soluzioni perché migliorano la qualità della nostra vita. Ma ci piacciono molto anche le operazioni che da tempo fa Sanofi (un’azienda leader della salute a livello globale, che ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche innovative): l’attenzione ai giovani, alle stat up, alle soluzioni e alle idee che vengono dal basso. Per questo volentieri ospitiamo gli interventi dei giovani e invitiamo gli amici grey-panthers all’ascolto.
BLOOMIA, il portapillole intelligente
Un porta-pillole intelligente che eroga le compresse prescritte dal medico al momento in cui vanno assunte dal paziente. Tramite l’app il medico può pianificare la cura e il paziente è sicuro di assumere la compressa giusta al momento giusto. Questa è Bloomia, startup che fa capo a Benedetto Jacopo Buratti, Gabriele Sedda e Giacomo Travaglini. La incontriamo a #MeetSanofi martedì 21 luglio 2015.
Feelstep, minisensori per Parkinson
Con la sua idea Alessandra Pacilli ha vinto Best di Invitalia. Feelstep aiuta i malati di Parkinson grazie a dei sensori che registrano i movimenti e inviano i dati al medico, che può monitorare lo stato di salute di chi li indossa e calibrare i farmaci giorno per giorno. I sensori infatti capiscono quando il paziente sta camminando e, tramite un auricolare, regolano il suo passo emettendo una serie di bip.
HeartWatch, l’app anti-infarto
Monitorare il battito cardiaco per comprendere se si presenta un problema di aritmia. Tutto questo è possibile con HeartWatch, un’app pensata e realizzata da quattro studenti universitari del nord-Italia: Guido Magrin, 22 anni di Monza; Matteo Pilotto, 22 anni di Monza; Luca Bruno, 24 anni di Mestre; e Luca Montanari, 22 anni di Lecco. Il team volerà a Seattle il prossimo 30 luglio: sono infatti proprio loro i finalisti italiani al contest Imagine Cup, scelti in Europa tra ben 150 idee in gara.