Mi è scoppiata la periferica audio e sono un uomo morto. Niente più film, niente più musica, niente più CS. Alla periferia dell’impero, questo, in mancanza di un budget ricco, vuol dire niente più audio per 6 mesi. Era uno degli incubi che mi tenevano compagnia. Il fatto di avere molto del mio divertimento quotidiano chiuso dentro quel chilo e poco di ferraglia magica, mi preoccupava. In teoria, ero tranquillo, perché il laptop, comprato su e-bay 9 mesi fa, era di ottima marca ed aveva per lo più già fatto un cambio di scheda madre e monitor da parte del seller 5 mesi fa.
Insomma il buon Carlo, che era il genio di turno, ha fatto del suo meglio per ripararlo e poi mi ha sparato un conto da 300euro che sarà normale, ma mi ha fatto malissimo. Il buon Carlo aveva una moglie ed ha in regime di part-time una figlia amatissima. Al buon Carlo che è davvero bravo nel lavoro e nella vita, ma anche, come me, mortalmente noioso, la separazione non ha fatto bene e le nuove relazioni della moglie non gli fanno prendere sonno. Si aiuta con l’alcol, questa droga pesante, socialmente accettabile e tassata, e riesce a controllare la cosa perché è in fondo un saggio. Ha in società un assembla e ripara IT business che gli da credo abbastanza da vivere ma non abbastanza, spero, da potersi permettere di fare migliori prezzi agli amici degli amici. Difatti il buon Carlo l’ho conosciuto da Mamo, che gestisce il suo salotto con fare da grande diva.
Da Mamo, da sempre, fin dai tempi di Lauretta, la gente si incontra e credo che non solo ci sia passata tutta la nostra cittadina, ma anche una buona rappresentanza di anime vaganti a vario titolo, provenienti da tutto il mondo. Da Mamo ci vado al ritorno dai miei periodi di lavoro in Africa. Gli ho telefonato, per il problema audio. Era contento che lo chiamassi da 5000 kilometri, da una war zone. E’ sempre stato un entusiasta delle cose, le coincidenze, i fatti strani o anche solo inusuali sono godibili momenti di cui gioire. Questo lato bambino di Mamo è andato rinforzandosi con l’età, a volte gli amici pensano che esageri, ma a me piace questa idiozia del 50enne navigato e in fondo scaltro. Mamo mi accoglie bene ad ogni mio ritorno, musica, giochi e commenti maligni su amici e realtà. Abbiamo da sempre ottimi rapporti anche se a volte non ci sopportiamo perché siamo due solitari. Mamo mi ha consigliato per telefono, di contattare il buon Carlo. Per adesso ho fatto contattare da Ben (un tedesco di 22 anni, di scuola Steineriana, che ospito da mesi. perché dove vivo io trovar un letto è difficile), un esperto in laptop che mi faccia una diagnosi. Le mie speranze non sono molte e tenderei ad essere preoccupato poiché negli ultimi 5 mesi non sono riuscito a trovare un elettricista capace di aggiustare l’autoclave dell’ospedale della cittadina dove vivo. E neanche ci è riuscito l’area coordinator che è qui da 4 anni e sa tutto. Aspettando l’esperto del pc mi preparo a dormire. Dopo un giorno e mezzo di senza luce né acqua, sono già felice che i ventilatori mi raffreddino la pelle e mi diano quell’energia che mi mantiene vivo.
Contributo di Pio Iglesias (Giuseppe Chio)