Le aperture
Il Corriere della Sera oggi è in sciopero.
Libero: “Attentato a Belpietro. Spari sul pianerottolo di casa. Un uomo in divisa aspettava il nostro direttore nascosto sulle scale. Sorpreso dalla scorta, apre il fuoco e fugge. Nessun ferito. E’ giallo, ma Maroni l’aveva detto: ‘Attenti all’odio'”.
La Stampa: “Agguato al diretore di Libero. Nella notte un episodio che fa salire la tensione. Un uomo armato messo in fuga sulle scale della casa del giornalista. Belpietro: mi stava aspettando. In serata per il governo fiducia al Senato. Oggi Berlusconi al Quirinale. La crisi politica si allontana”. Sotto: “Bossi chiede scusa per la battuta sui romani. Il Pd ritira la mozione di sfiducia che poteva creare guai alla maggioranza”. A centro pagina: “Tremonti: Italia in sicureza, non temiamo le nuove regole. Dall’Europa un’altra stretta sui debiti: bufera sull’Irlanda. Unicredit: è Federico Ghizzoni il nuovo ad”. In prima anche la foto – con Jack Lemmon e Marilyn Monroe nel film “A qualcuno piace caldo” – la notizia della morte di Tony Curtis.
Il Giornale: “Attentato a Belpietro. Un uomo armato ieri sera ha aspettato il direttore di Libero sotto casa e ha sparato un colpo di pistola. La scorta del giornalista ha reagito mettendo in fuga l’aggressore”. A centro pagina una intervista a Massimo Cacciari: “Ma Gianfranco si deve dimettere. Ora che fonda il suo partito non può più fare il Presidente della Camera”. A centro pagina il “pasticcio di Montecarlo”: “La perizia in Procura: la casa vale 1,6 milioni”.
La Repubblica: “Berlusconi show: ho salvato il mondo. Apre ai finiani, fiducia al Senato. Bossi: al primo errore si vota. Il premier: dalle banche Usa al riarmo nucleare, ho convinto io Obama e Putin. ‘Schifani indagato per mafia’. La replica: accuse false e infami”. A centro pagina: “Armato in casa di Belpietro, la scorta spara. Milano, notte di paura per il direttore di Libero. La pistola dell’uomo si inceppa, lui sfugge alla cattura. Travestito da finanziere era nascosto sul pianerottolo del palazzo”.
Belpietro viene intervistato dal quotidiano, e racconta che non ha avuto neppure il tempo di spaventarsi, che è sotto scorta da 8 anni, che ha ricevuto diverse minacce ma non ci ha mai dato peso, che stavolta ha rischiato davvero.
Il Fatto quotidiano: “Schifani, ‘indagine di mafia’. L’Espresso: E’ iscritto nel registro degli indagati. La Procura di Palermo smentisce, ma parla di una inchiesta”. Tutto parte, secondo il settimanale, dalle dichiarazioni di due pentiti: Campanella e Spatuzza. A centro pagina: “Ciarrapico al Senato insulta gli ebrei. Affondo contro Fini: traditore con la kippah”. Sotto: “Berlusconi ora scarica Feltri e Belpietro. Su Fini ‘I nostri giornali hanno sbagliato, hanno esagerato”.
Alle pagine interne il quotidiano offre una intervista alla editorialista e scrittrice Barbara Spinelli, dedicata alla sinistra: “Fini è una giusta scommessa: facciamola. Bene se vuole liquidar il Pdl e diventare il leader della destra. Schifani? Se indagato deve dimettersi”. Quanto alla sinistra, alla domanda se Bersani sia un leader spendibile, risponde: “Non vedo alternative: anche quelle che personalmente mi convincono, come Vendola”. “Se avessimo alle spalle legislature civili, Vendola sarebbe il nostro Obama. Tra i leader politici che possono eventualmente creare una coalizione allargata non vdo altri al di fuori di Bersani”.
Il Sole 24 Ore: “Deficit irlandese alle stelle. Ad Anglo Irish 24 miliardi di disavanzo al 32 per cento. La Spagna perde la tripla A. Condono fiscale in Grecia. Tremonti: Italia in regola anche con il nuovo patto Ue”: A centro pagina, con foto, “il neo amministratore delegato” di Unicredit: “Federico Ghizzoni, ‘l’uomo dell’est'”. Sotto: “Conti Fiat meglio delle attese. Nella Ferrari saliremo al 90 per cento. Marchionne: Alfa? La Vw aspetti. Chiesta la quotazione per Industrial”.
Il Foglio: “Unicredit ha scelto il Profumino che cercherà di tenere unita la banca. Ghizzoni, nuovo ad al posto di Profumo, gradito anche ai fondi esteri. Risposta incerta a Bankitalia. Il ruolo di Palenzona”. Di spalla le vicende interne al centro
Il Riformista si sofferma su Bossi: “Retromarcia su Roma. Il leader leghista frena sulla capitale e sulle elezioni. ‘Chiedo scusa ai romani’. Il senatur ha capito che il governo poteva cadere sulla mozione di sfiducia contro di lui”. Di spalla – la notiziai è anche su altri quotidiani – una anticipazione del nuovo libro di Giampaolo Pansa: “Un Prodi nel campo dei ragazzi di Salò. Fratello dell’ex premier”.
E poi
Su tutti i quotidiani si parla delle tensioni tra Pakistan e Nato in questi giorni. Il Riformista: “Il Pakistan chiude le porte alla Nato. L’ennesimo raid di frontiera fa scattare la rappresaglia. Il blocco del passo di Torkham, un colpo durissimo per l’Alleanza Atlantica, conferma la tensione con gli Usa. E a Islamabad si intensificano le voci su un possibile ‘golpe bianco’”.
Sul Sole 24 Ore si parla dell’arrivo in Italia oggi di Massoud Barzani, presidente del Kurdistan iracheno: “Gli Usa non ci lasceranno: vogliono un Iraq sicuro. Non importa chi governa, si rispetti la Costituzione. L’errore Usa è stato dire di smantellare l’esercito. Eccelletti i rapporti economici con Ankara”.
Su molti quotidiani si racconta della situazione in Ecuador, dove è stato proclamato ieri lo stato d’emergenza dopo un tentativo di colpo di Stato. “Correa assediato, è golpe. Polizotti in parlamento, il capo dello Stato ferito si rifugia in ospedale”. Tutto è partito da una protesta contro i tagli di stipendio dei militari, scrive LaStampa. Su La Repubblica una intera pagina.
La Stampa racconta dei timori Usa di un “nuovo disastro ambientale nel Golfo del Messico” per la presenza di “trivelle cubane di fronte a Miami”. Il regime di Castro apre agli investimenti stranieri per diventare una potenza energetica.
La Repubblica: “Iran, l’Eni cede alle pressioni Usa, presto l’addio ai campi di petrolio. Il dipartimento di Stato Usa ritira la minaccia di ritorsioni”.
Il Giornale racconta dell’effetto Wilders in Olanda: “Svolta in Olanda: stop agli immigrati. Il partito anti-islamico fa pesare il suo determinante appoggio esterno al governo e ottiene una legge che vieta il burqa per le donne ma anche l’impegno a dimezzare gli extracomunitari”.
(Fonte.RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)