Antonio Tabucchi
Ed. Feltrinelli – Euro 17,50
Non è una guida turistica, non serve al vacanziere distratto in cerca di svago. E’, piuttosto, una mappa del mondo che accompagna il viaggiatore nella scoperta, o riscoperta, di luoghi visitati dall’autore ma filtrati dalle scritture che li hanno raccontati, anticipandone le emozioni.
Tabucchi, grande viaggiatore, ripercorre il globo dall’India all’Australia, da Pisa alla Grecia, dalla Spagna al Brasile, dal Grand Canyon a Parigi, e poi Kyoto, il Messico, il Canada, e altri luoghi meno noti, tutti segnati da un percorso che non è solo ricordo, ma ricerca dell’anima, reminiscenza letteraria, sentimento nostalgico.
Narratore accurato e colto, l’autore non descrive soltanto quello che “bisogna assolutamente vedere” in una città ricca di storia, ma si sofferma anche sul rione, sulla strada, sul monumento che nessuna guida cita, ma che rimanda al fascino di classiche letture. In India, a Goa, ci si imbatte addirittura nell’abate Faria, o meglio nel monaco José Custodio de Faria, realmente esistito e immortalato da Dumas nel Conte di Montecristo. Il suo primo ricordo di Pisa appartiene all’infanzia e in quel capitoletto non c’è soltanto la Torre, ma l’incontro con Leopardi, ricordato in una lapide, che a Pisa trascorse uno dei suoi rari periodi lieti. La rivisitazione diventa un sentimento affettuoso quando si entra in Portogallo, nella “sua” Lisbona, con il grande protagonista Ferdinando Pessoa, e si percorrono le piccole strade che portano a una emozione, la saudade, non facile da spiegare.
In conclusione, più che un libro di viaggi, l’ultima opera di Tabacchi è una mappa verso luoghi reali ma fantastici, esaltati da storie letterarie, un “altrove” che ci porta a riscoprire noi stessi. Come dice l’autore nella prefazione: ”…ma forse mancano i viaggi più straordinari. Sono quelli che non ho mai fatto, quelli che non potrò mai fare. Restano non scritti, o chiusi in un loro segreto alfabeto sotto le palpebre, la sera. Poi arriva il sonno, e si salpa”.
Questo libro è suggerito da Donatella Cantani. Giornalista di qualità, ha lavorato nelle redazioni di diverse testate femminili per circa trent’anni, passando da collaboratrice a redattrice e terminando la carriera come caporedattore. Ha un figlio e una adoratissima nipote, e occupa il suo tempo libero dividendosi tra affetti, assidue letture e volontariato sociale.