E’ la storia di uno scandalo che investe una famiglia della ricca borghesia nei primi anni del Novecento, raccontata con la pungente ironia e il senso dell’umorismo che caratterizza tutti i romanzi di questa straordinaria scrittrice. Come in altri suoi libri (vedi, ad esempio, il delizioso “La memorabile vacanza del barone Otto”) la Von Arnim affonda la penna nel ritratto di una società perbenista e ipocrita sfiorata dal vento quasi rivoluzionario di un mondo in evoluzione, capace di critiche feroci e di comportamenti in contrasto con la ristretta morale corrente.
Milly, la protagonista, è una donna dolce e mite che, inconsciamente, mette in discussione la cultura borghese di inizio secolo vivendo in clandestinità una storia proibita. Sposata a Ernest Bolt, membro di una numerosissima e facoltosa famiglia, da un decennio ha una relazione con uno studioso di Oxford. Convinta di poter coltivare il suo amore senza danno per nessuno, soprattutto senza ferire il marito all’oscuro di tutto, Milly è costretta a risvegliarsi dai suoi sogni quando Ernest, vittima di un incidente, improvvisamente muore. E all’apertura del testamento si scopre che il marito l’ha diseredata, con sbigottimento di tutto il clan familiare, ma non della moglie fedifraga. Capisce che Ernest aveva scoperto tutto e che, diseredandola, intendeva vendicarsi in modo tale che tutti sapessero, sgretolando il mondo formale ma rassicurante in cui lei aveva vissuto fino a quel momento.
Comincia qui l’impatto di Milly con la realtà, che fugge cercando tenerezza e comprensione prima dalla sorella, poi dall’amante. Ma niente sarà come lei si aspettava. Incombe lo scandalo, che è ciò che temono di più i Bolt, disposti a mantenere la moglie infedele purchè nulla trapeli nel loro mondo conformista e gretto. Le pagine che descrivono i tormenti della famiglia con la consueta leggerezza e ironia, sono forse le più divertenti. Il finale, inaspettato, ha il sapore di una beffa al clan. Si salva solo l’anziana matriarca, madre di tutti i Bolt, per la quale la soluzione di ogni problema è una buona tazza di tè con una fetta di torta al rabarbaro o una bella dormita…tanto tutto passa, basta aspettare.
Elizabeth von Arnim (Mary Annate Beauchamp) nasce a Sidney, in Australia, nel 1866. Dopo il matrimonio con il conte H.A. von Arnim, figlio adottivo di Cosima Wagner, vive diciotto anni in Pomerania. Rimasta vedova, torna in Inghilterra dove è cresciuta. Ha una relazione con H.G. Wells, che la definì “la donna più intelligente della sua epoca”. Sposa poi Francis Russel, fratello di Bertrand. Dopo aver viaggiato a lungo tra Inghilterra, Svizzera e Francia, muore negli Stati Uniti nel 1941.
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hai ragione, Donatella, i "ritratti" sociali di Elizabeth von Arnim sono tutti deliziosi, ironici, pungenti, vivificanti. Ma ormai credo li abbiano pubblicati tutti.
Va beh, ricomincerò dal primo...
Marina
Gentile Donatella grazie per il consiglio di lettura. Conosco altri libri dell'autrice di Colpa d'amore,e mi sono tutti piaciuti ed ho già ordinato questo.Ho iniziato a leggere a sei anni e non ho più smesso; ora ne ho settanta e può immaginare quanti libri abbia letto ma alcuni autori mi sono particolarmente simpatici e la Von Armin è una di quelli. Come lei divido mio tempo libero fra nipoti, volontariato e .... i libri. Se le farà piacere le riscriverò. Cordialmente alda musati
ho scoperto da poco la von armin proprio partendo da Colpa d'amore e non riesco a smettere di leggerlo. Ho intrapreso anche la lettura de la fattoria dei gelsomini ma non mi è piaciuto altrettanto.
se mi consiglierai (siamo coetanee e spero non ti dispiaccia il tu!) altri titoli mi farà piacere. Anche il libro della Hornby mi era già stato suggerito e ora lo leggerò
Franca