La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a rispettare i loro impegni per garantire la parità di trattamento e a fare di più per migliorare l’integrazione economica e sociale dei 10-12 milioni di Rom che vivono in Europa. L’invito fa seguito alla relazione odierna della Commissione sui progressi compiuti, che mostra come gli Stati membri debbano adoperarsi con maggiore impegno per attuare le strategie nazionali di integrazione dei Rom da loro presentate nell’ambito del Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom. La nuova relazione è accompagnata da una proposta di raccomandazione rivolta ai paesi dell’UE, che propone loro misure specifiche, incluse azioni positive, e misure di politica orizzontale, comprese iniziative locali per migliorare la situazione dei Rom. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per applicare misure concrete in grado di cambiare realmente la situazione dei Rom.
“Se gli Stati membri intendono davvero realizzare le loro strategie nazionali di integrazione dei Rom, devono accelerare i tempi: il Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom è in vigore ormai da più di due anni, ed è giunto il momento di tradurre le strategie in azioni concrete”, ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia. “Sono stati effettivamente conseguiti alcuni progressi, ma rimangono limitati, ed è per questo che proponiamo adesso orientamenti specifici intesi ad aiutare gli Stati membri a rafforzare e intensificare il loro impegno: occorre realizzare le azioni a favore dei Rom a livello locale, collaborare a livello internazionale e intervenire con urgenza per affrontare la situazione dei giovani Rom”.
“Le misure per l’inclusione dei Rom devono essere realizzate e monitorate con la piena partecipazione della società civile, compresi i rappresentanti delle comunità Rom. Essi – assieme ai punti di contatto nazionali per i Rom – devono inoltre essere coinvolti nell’attuale pianificazione dell’impiego dei fondi UE per il periodo 2014-2020”, ha dichiarato László Andor, Commissario per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione. “Gli Stati membri, in particolare quelli in cui le comunità Rom sono numerose, devono promuovere con urgenza e determinazione l’effettiva parità di accesso dei Rom all’istruzione e al mercato del lavoro. La Commissione ha inoltre proposto raccomandazioni specifiche per paese per gli Stati membri più interessati. Garantire pari opportunità ai Rom contribuirà a conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020 nei settori dell’istruzione, dell’occupazione e della riduzione della povertà”.