

Jacques Henri Lartigue viene ora celebrato nella mostra di Casa dei Tre Oci con 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, numerosi materiali d’archivio, testi e libri autobiografici come quello pubblicato a Parigi nel 1973 con il titolo “Instants de ma vie”, documenti storici, immagini di scenari parigini e anche un recente video sulla vita dell’artista. Nonostante le tante immagini fotografiche che ha scattato nella sua lunga vita, Lartigue è rimasto un personaggio e un fotografo per molti anni poco conosciuto, specie in Italia. Solo negli anni Sessanta, a quasi settant’anni, ha raggiunto una certa notorietà soprattutto in Francia e in America. Oggi è considerato dalla critica internazionale uno dei padri della fotografia moderna.


La mostra di Venezia mette in luce molti aspetti del personaggio e del suo operato fin dagli anni giovanili, nella cosiddetta Belle Epoque. Un periodo di benessere e di pace della storia europea, che va dagli ultimi anni dell’Ottocento all’inizio della prima guerra mondiale. Anni in cui emerse uno straordinario sviluppo culturale, civile ed economico in molti paesi. Molte capitali europee, si rivelarono culturalmente brillanti in molti settori e si avvertirono anche i primi progressi della tecnica e della scienza, e il conseguente benessere.
Spesso si ritrovava a frequentare, anche con gli amici e i familiari, i luoghi mondani della Parigi della Belle Epoque. Sia le gare delle corse ippiche, sia i grandi premi automobilistici. O quelle passeggiate al Bois de Boulogne, dove si potevano incontrare all’imbrunire eleganti dame della ricca borghesia, come l’Odette citata dallo scrittore Marcel Proust nei suoi libri intitolati “A la recherce du temps perdu” pubblicati tra il 1913 e il 1927. Ed erano spesso queste donne eleganti il soggetto delle sue fotografie.
Il suo nome ha cominciato allora a circolare, ma il riconoscimento come autore fotografico è arrivato solo nel 1963, quando Jacques Henri Lartigue aveva quasi settant’anni, e il Museum of Modern Art di New York gli ha dedicato la prima e importante mostra personale di fotografie. La rivista Life allora ha pubblicato un lungo articolo di dieci pagine con la sua storia e le sue foto, una vera consacrazione tra i grandi della fotografia. E persino il celebre fotografo Richard Avedon ha cercato di contattarlo e ha poi curato e presentato nel 1970 un libro sulla fotografia di Lartigue intitolato “Instants de ma vie” che ha rivelato per la prima volta le fotografie di Lartigue realizzate dopo il 1930 .