Abbiamo passato un’estate strana, che un po’ era normale perché abbiamo potuto viaggiare, stare con gli amici e i familiari, rilassarci e divertirci, e un po’ non era normale per niente, perché comunque dovevamo restare in Italia, mantenere le distanze, mettere la mascherina… però insomma ce l’abbiamo fatta e pare senza danni irreparabili. Nessuno sa cosa succederà ora, con l’arrivo del freddo e dei mali di stagione, ma in fondo non lo sapevamo neppure prima. Ci sembrava di saperlo e questo ci confortava, sì. Ma “del futur non v’è certezza” è sempre stato così, a ben guardare.
E quindi disponiamoci a essere lieti, per quel che si può. La moda ci viene sempre un po’ in aiuto. Con la sua leggerezza e giocosità, con la sua capacità di riprendere le cose vecchie e farle sembrare nuove, e di farci venire voglia di uscire, di provare il nuovo, di sperimentare. Pensiamo ai vestiti, pensiamo agli accessori, guardiamo un sito o un giornale, e la fantasia riparte.
La moda di quest’inverno poi sembra premiare noi signore over fifty in cerca di eleganza. Ci offre persino delle rassicurazioni: modelle vestite da capo a piedi, cappelli, cappe, cappucci, guanti. A un ritorno dello stile delle signore di una volta, mancano solo le velette! Ho visto con piacere ricomparire in forza le giacche, per esempio. Che stavano già un po’ ritornando, ma nell’autunno – inverno 2020/2021 saranno proprio eleganti: anche perché ai tessuti maschili che conosciamo, gli spigati, i tweed, e ai colori classici, grigi, cammello, biscotto, si aggiunge la cintura. Un dettaglio che, come tutti i dettagli che si rispettino, fa la differenza. Una cintura che non è incorporata nella giacca o inserita nei passanti, ma che stringe la giacca con una certa nonchalance. Una cintura di cuoio, maschile, senza fronzoli, anche un po’ lunga che così la coda che avanza si appoggia sulla giacca.
Sotto la giacca ci si può mettere di tutto. Dalla camicia di seta classica a quella da signora con i jabot, dal pullover a collo alto al top che quasi non si vede. La giacca cambia a seconda del sotto, diventa più elegante o più casual o addirittura un po’ sexy. E così una se la personalizza come meglio crede. Con un pezzo forte così poi tutto il resto va di seguito.
Ci sono le gonne da portare con gli stivali, gonne a tubo oppure plissé o anche ricche e mosse. Con stivali alti, in tante fogge: con i tacchi sottili o con i tacchi squadrati, di pelle morbida oppure di cuoio. Le stesse gonne, per chi ama uno stile un po’ meno formale, si possono portare con gli stivaletti, che quest’anno più che mai hanno delle belle suole spesse, a proteggerci dal freddo, dall’acqua e dall’umidità. Ci sono i pantaloni, tornati classici sia nei tessuti, spesso da uomo e simili a quelli delle giacche, sia nei tagli. Più o meno larghi, più o meno lunghi, con le pince o senza, comunque pantaloni che vanno bene per tutte e che si possono portare tutti i giorni. Con la camicia dentro, con la camicia fuori, con i cardigan, con le dolcevita, con i twin set, con quello che vi pare.
E poi c’è un grande ritorno, che è il gilet. Uno di quei capi che appaiono e scompaiono in continuazione, un anno non se ne parla nemmeno e l’anno dopo lo si riscopre. Il gilet peraltro è di grande comodità. Riscalda quel tanto che serve e, se è leggero, non ci si accorge neanche di averlo. I gilet che ci propongono gli stilisti quest’anno sono tutti di maglia, e come sempre c’è una grande varietà. Ci sono quelli da uomo classici, con il collo a V, di maglia sottile e di colori tradizionali, grigio, cammello, beige, blu. Ci sono quelli a losanghe, a disegni, jacquard di vario genere. E ci sono quelli fatti a mano (o fatti a macchina ma che sembrano fatti a mano), con una consistenza più spessa, anche un po’ oversize, con un collo alto, righe, mélange, fantasie norvegesi. Se non siete nello spirito di fare acquisti, ma volete comunque un tocco di novità per sentirvi più alla moda, direi che una cintura da mettere sulla giacca di sempre e un gilet colorato possono essere una soluzione semplice, economica e carina!