In casa e nel tempo libero, essere chic in libertà

Ci sono persone che riescono a essere chic sempre, non solo quando stanno andando a una festa, a cena fuori e al lavoro. Persone che sono chic anche quando fanno sport, portano fuori il cane, sono in vacanza, stanno in casa.

Ci capita di invidiarle e di chiederci quale sia il loro segreto.

Per lo più, però, si pensa che lo chic sia innato, una dote che arriva nel corredo genetico come il colore degli occhi, l’altezza o la lunghezza dei piedi.

Per fortuna non è così: eleganza e stile sono qualcosa che dipende da noi e che tutti possiamo avere, nel momento in cui decidiamo che ci interessa e che ne vale la pena.

Eleganza del resto deriva de “eligo”, che vuol dire scegliere.

Le persone di cui notiamo lo stile in qualunque circostanza sono persone che scelgono con cura e attenzione che cosa indossare e di che oggetti circondarsi. Anche quando li vediamo rilassati e in casa loro, o in giro con nonchalance, anche quando sembrano non preoccuparsi affatto della loro apparenza, stanno solo godendo di una cura che hanno messo in pratica da anni. Un po’ come quando Picasso disegnò qualcosa sul tovagliolo di carta di un ristorante, e quando il proprietario gli chiese il prezzo lui disse “un milione”. “Ma ci ha messo cinque minuti!” ribatté indignato il proprietario. E Picasso rispose: “Certo. Cinque minuti e settant’anni!”.

Quindi, nel prepararci a godere queste vacanze di fine anno e a ben iniziare il nuovo 2020, ricordiamoci che la cura per noi stessi e il nostro modo di presentarci è qualcosa che vale anche per il tempo libero e per la dimensione domestica.

Tutto sommato, oggi vestirsi tenendo insieme stile e comodità è molto facile.Pensiamo per esempio alle tute: oltre a quelle di felpa di cotone classiche, da college americano, in grigio, blu, bordeaux, con i pantaloni stretti in fondo da una fascia elastica e la cordicella in vita, e il top un po’ largo e con il cappuccio, e che secondo me sono le più belle, ce ne sono molte altre. Ci sono anche legging molto caldi e pratici, in cui tessuti tecnici e filati naturali si combinano per dare grande comfort. Sono un capo che possiamo usare per stare in casa e per uscire a passeggiare, se il tempo lo consente.

Oppure le sneaker: ci sono i marchi tradizionali, Nike, Adidas, New Balance, Saucony, che sfornano novità ogni mese e sono sempre più all’avanguardia nella ricerca di cosa è più funzionale per camminare, correre, fare sport. Anche non volendo seguire la moda, di sneaker belle e comode ce ne sono tantissime. Ormai siamo anche abituati a portarle sempre, persino per andare al lavoro, anche sotto un bel paio di pantaloni classici.

E poi giacche a vento, piumini, berretti e cappellini, accessori: c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta e non ci sono scuse per la trascuratezza e la sciatteria che purtroppo spesso accompagnano il vestirsi per il tempo libero.

Saranno anche giorni in cui staremo a casa, quelli di vacanza. A riposarci, a leggere, a fare un puzzle o la maglia, a chiacchierare davanti a un tè.

 

Marie Kondo, nel suo libro “Il magico potere del riordino”, diceva una cosa interessante a proposito dei “vestiti da casa”. Succede che compriamo un vestito o un capo che non ci piace, e ci diciamo “me lo metterò per stare in casa”. Succede anche che qualcosa si consuma o si sciupa e pensiamo lo stesso. Ma perché in casa dovremmo vestirci peggio che fuori? Perché riservare a noi stesse e ai nostri cari meno attenzione e meno cura che ai colleghi di lavoro e al mondo esterno in generale?

Anche se fossimo a casa da sole, saremmo pur sempre con noi stesse. Vorremo trattarci bene da tutti i punti di vista, no?

Io per esempio in casa metto una tuta e un pile, ma sono gli stessi con cui vado a giocare a tennis o che porto dopo lo sci. Comunque homewear e loungewear, come li chiamano gli anglosassoni, sono due categorie di abbigliamento sempre più ricche di proposte, belle da guardare e piacevoli da indossare. Da Zara Home si trovano cose molto carine, così come da Uniqlo e da Gap. Molto belle anche le offerte dei siti Arket e Boden, che vendono solo online. Se poi anche qui in Italia verrà incrementato lo smart working, che terrà in casa a lavorare tanti dipendenti e non solo i free-lance, vedremo aziende e designer di moda darsi molto daffare per una moda tutta da casa.

Intanto noi, comodi e chic, possiamo davvero goderci il nostro tempo libero!

Se volete dirmi cosa ne pensate, sapete dove trovarmi.

Spero di avervi dato qualche buona idea, e vi do appuntamento a febbraio!

 

 

 

Anna Da Re:
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