Conclusosi il viaggio di Donald Trump in Medio Oriente ed Europa, negli Stati Uniti continuano ad emergere rivelazioni e accuse legate al Russia–gate, con il possibile coinvolgimento di Jared Kushner, consigliere e genero del presidente. La denuncia dei tentativi di Mosca di influenzare alcuni passaggi politici chiave nei paesi occidentali è emersa con insistenza negli ultimi mesi: non solo negli Usa, ma anche in Europa, come in occasione delle ultime elezioni presidenziali francesi. Il ruolo della Federazione Russa all’interno dell’attuale ordine mondiale rappresenta oggi uno dei punti interrogativi più spinosi delle relazioni internazionali ed è influenzato da due prospettive molto diverse. Dal punto di vista occidentale, o quantomeno di una sua parte importante, continua la persistente percezione della Russia come fattore di minaccia e fonte di potenziale instabilità politica. Dal punto di vista russo vi è il timore che l’Occidente abbia un interesse a indebolire il ruolo internazionale della Federazione Russa e a favorirne, in ultimo, la marginalizzazione sul piano mondiale. Tale situazione continua ad alimentare una spirale di reciproca diffidenza che rende sempre più difficile superare questa fase di tensione, in un momento in cui Russia e Occidente potrebbero invece trovare degli importanti punti di convergenza non solo nella lotta al terrorismo o nella stabilizzazione del Medio Oriente e di parte dell’Europa orientale, ma anche comuni interessi economici. È forse anche con questo spirito, nel tentativo di percorrere le possibili vie di uscita da questa impasse, che oggi il presidente francese Macron ospita a Parigi il presidente russo Putin.
(Photo credit: Maria Jonker/Wikimedia)
Fonte: ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale