Lodi, immagini e umanità al Festival della Fotografia etica

Dal 6 al 28 ottobre Lodi si prepara a essere uno dei poli della fotografia in Italia e non solo, con la nona edizione del Festival della Fotografia Etica. Il percorso fatto ha portato il festival ad essere un punto di riferimento solido all’interno del panorama europeo dei festival di fotografia, grazie alla scelta di raccontare l’attualità attraverso percorsi diversi e originali, con l’obiettivo dichiarato di voler “creare un circuito virtuoso in grado di permettere alla fotografia di arrivare al pubblico e parlare alle coscienze”. Questa edizione della rassegna internazionale si è data l’obiettivo di “alzare il già notevole livello qualitativo del programma espositivo”, affermano Alberto Prina e Aldo Mendichi che con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, organizzano la manifestazione.

Numero elevato e qualità mai prima raggiunte delle opere concorrenti al World Report Award 2018: ben 900 le candidature arrivate quest’anno da fotografi di 50 nazionalità differenti, in rappresentanza di tutti i continenti. La Giuria composta da Alberto Prina – Festival della Fotografia Etica, Aldo Mendichi – Festival della Fotografia Etica, Sarah Leen – Direttore della Fotografia per National Geographic, Francis Kohn – Presidente del World Press Photo 2016, Caroline Hunter – picture editor per The Guardian Weekend, è giunta dopo la selezione e la valutazione dei lavori a comunicare i vincitori delle 6 categorie che compongono World Report Award: per la sezione MasterPaula Bronstein con il reportage Stateless, Stranded And UnwantedThe Rohingya Crisis, potentissimo portfolio sull’esodo forzato e disperato di 700mila persone della minoranza etnica di origine islamica Rohingya verso il vicino Bangladesh; per la sezione Spotlight,  Tommaso Protti con il reportage Terra Vermelha, che documenta la crescente crisi sociale nella regione brasiliana dell’Amazzonia negli stati di Pará, Rondonia e Roraima; per la terza sezione Short StoryCamillo Pasquarelli con il reportage The Valley Of Shadows, che racconta il conflitto nella valle del Kashmir, una delle zone più militarizzate al mondo; per la sezione Student, la giovane tedesca Nanna Heitmann con il reportage Gone From The Window – The End Of An Era, sulla fine dell’estrazione del carbone in Germania; per la categoria Single Shot, i tre vincitori Laurence GeaiGiles Clarke Bente Marei Stachowske; e infine la sezione No Profit che premierà gli enti Care Harbor con il reportage Caring For The Invisible Of Los Angeles, AVSI Foundation con il reportage Mwavita – Born In A Time Of War e il Water Grabbing Observatory con il reportage And I Will Make The Rivers Dry.

Una delle sezioni sarà quella di Spazio ONG 2018, la sezione che vede organizzazioni non governative di tutto il mondo, impegnate nel sociale, raccontare – con il mezzo della fotografia – al pubblico del Festival le proprie esperienze sul campo. All’interno di essa confluiranno, tangenzialmente, i 3 reportage della sezione No Profit del WRA 2018, in attesa di definire gli altri progetti che parteciperanno alla sezione. Confermata anche la sezione Uno sguardo sul mondo, in cui il Festival andrà invece ad immergersi in alcuni scenari sociali e umanitari particolarmente sensibili. Tra le mostre di questo spazio ci sarà l’omaggio al fotografo francese Shah Marai, corrispondente di France Press (con cui è organizzata la mostra) ucciso in un attentato a Kabul lo scorso 30 aprile. Non mancheranno, infine, le sezioni dedicate lo Spazio Approfondimento, lo Spazio Tematico (con un bel focus sugli animali in relazione all’uomo), il Corporate for Festival e il Premio Voglino.

“Festival Della Fotografia Etica” – dal 6 al 28 Ottobre

Lodi, sedi varie

Informazioniwww.festivaldellafotografiaetica.it

redazione grey-panthers:
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