Breve corso di autobiografia, a cura di Louisette Palici di Suni e Alessandra Mascaretti- 6^ puntata: il cibo del cuore

Il cibo del cuore

 Niente come il cibo può far riaffiorare in un istante ricordi antichi, eppure intensi e persistenti. Non ci sono vie di mezzo: passione totale o avversione profonda, tormento o estasi. Basta il profumo di un piatto che abbiamo amato – oppure, al contrario, detestato – da bambini, ed ecco che un turbinio di sensazioni ci riporta improvvisamente indietro nel tempo. Perché l’olfatto è il più “primitivo” dei nostri sensi, il primo che si forma nel grembo materno. 

Il cibo del cuore fa venire l’acquolina in bocca, fa brillare gli occhi e mette di buon umore. Ci fa commuovere pensando a chi non c’è più e sorridere nell’attesa di una serata importante, di quelle da ricordare per sempre. Richiede tempo, pazienza e amore, ma in cambio non ci abbandona mai e nei momenti bui è lì, a ricordarci chi siamo stati e chi possiamo essere, accarezzandoci l’anima come un brodo caldo…

 Esercizio 5: Raccontate odori, sapori, persone, situazioni atmosferiche, luoghi legati – nel bene o nel male – a un cibo particolare

“Toccherà mai la superficie della mia piena coscienza quel ricordo, l’attimo antico che l’attrazione d’un attimo identico è venuta da così lontano a richiamare, a commuovere, a sollevare nel più profondo di me stesso?” Marcel Proust

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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