Mercoledì 10 dicembre, al Castello Sforzesco alle ore 18, Pablo Rossi con il critico d’arte Giorgio Zanchetti, ricorderanno il pittore Attilio Rossi.
L’incontro è dedicato alla vicenda artistica e intellettuale del pittore Attilio Rossi (1909- 1994), che si snoda tra due Paesi, l’Italia e l’Argentina, dove l’artista ha vissuto dal 1935 al 1951.
Coordinati dal Direttore della Biblioteca d’Arte, Sergio Graffi, di Attilio Rossi parleranno Giorgio Zanchetti, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Università degli Studi di Milano, e Pablo Rossi, curatore dell’Archivio Storico dell’artista.
L’avventura pittorica di Attilio Rossi inizia a Buenos Aires con una esperienza astratta. Al ritorno in Italia dipinge i Navigli, giungendo al confine tra figurazione avanzata e astrazione. Seguono gli autoritratti e la grande Via Crucis del 1975, che propone un percorso drammatico nella storia del secolo scorso. Infine, nella fase mitologica, l’artista raggiunge il punto più alto della propria maturità.
Sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia e sono presenti in diversi musei, tra cui il MOMA di New York.
Attilio Rossi è anche autore di libri, tra cui “Buenos Aires en tinta china”, 127 disegni con prologo di Jorge Luis Borges e liriche di Rafael Alberti, e “Milano in inchiostro di china”, 130 disegni con prefazione e poesie di Salvatore Quasimodo.
La sua pittura è accompagnata da un’intensa attività grafica (ha tra l’altro fondato la rivista Campo Grafico) ed editoriale, nonché dall’impegno di operatore culturale, che lo ha visto collaborare con la Triennale, l’Ente Manifestazioni Milanesi e la Permanente.
Giorgio Zanchetti è nato a Siena. Attualmente è Professore associato di Storia dell’arte contemporanea e Presidente dei corsi di laurea magistrale in Archeologia, Storia e critica dell’arte, Scienze della musica e dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano.
Nel febbraio 2014 ha ottenuto l’idoneità a Professore ordinario nell’Abilitazione Scientifica Nazionale.
Si è specializzato in Storia dell’arte contemporanea e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Critica, Teoria e Storia della Letteratura e delle Arti (PhD), presso l’Università Cattolica di Milano.
Fa parte del comitato scientifico della rivista «L’uomo nero. Materiali per una storia delle arti nella modernità», pubblicata dalla cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Milano.
Autore di numerosi libri, ha collaborato come curatore e consulente scientifico con musei italiani e stranieri e ha curato numerose esposizioni, tra le quali va ricordata la mostra “Yves Klein Lucio Fontana. Milano Parigi. 1957-1962” attualmente in corso al Museo del Novecento di Milano.
Pablo Rossi è nato a Buenos Aires, si è laureato in giurisprudenza a Milano ed è stato direttore della comunicazione e segretario generale in importanti imprese ed organizzazioni industriali private e pubbliche.
Oggi è segretario generale di una Onlus.
Ha scritto per volumi collettivi, quotidiani e periodici saggi e articoli su temi di comunicazione ed economici, ma da alcuni anni prevalgono gli interventi su temi culturali e artistici. È anche curatore degli archivi Giuseppe Luraghi e Attilio Rossi.
Ha pubblicato per Mursia il romanzo “L’ombra del poeta” ambientato durante la Guerra civile spagnola. È in via di pubblicazione il suo secondo romanzo.