All’Humaniter, il 5 febbraio, concerto di jazz classico a quattro mani. Da non perdere

Da circa cinque anni il pianista milanese Paolo Alderighi e la pianista americana Stephanie Trick lavorano ad un progetto a quattro mani dedicato al jazz classico. La formula del quattro-mani su una tastiera è molto utilizzata nella musica classica ma è alquanto rara nel jazz, forse a causa dell’elemento improvvisativo (tipico della musica jazz) che implica un particolare lavoro di preparazione degli arrangiamenti per il duo. La collaborazione Alderighi-Trick (che sono tra l’altro sposati da due anni) ha prodotto diversi lavori discografici, gli ultimi dei quali presentano la formula del classico trio jazz, pianoforte-contrabbasso e batteria, ma con il pianoforte a quattro-mani. Questa combinazione da la possibilità di costruire arrangiamenti dei brani che includano momenti in trio di ciascun pianista (da cui emergono le differenze stilistiche nello stile improvvisativo dei due pianisti) fino al cosiddetto “Double Trio” al completo, in cui il pianoforte a quattro-mani è sostenuto dalla base ritmica di Roberto Piccolo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria.
Il programma musicale prevede un repertorio molto vario che comprende brani della Swing Era, brani in stile Stride Piano, Ragtime, Blues e Boogie Woogie. Un concerto all’insegna della vivacità e freschezza del jazz tradizionale senza rinunciare ad arrangiamenti e sonorità più sofisticate di derivazione classica.

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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