Ogni anno il famoso sito internet Booking.com pubblica un’ampia ricerca focalizzata sulle scelte di viaggio dei fruitori del sito evidenziando, rispetto agli anni passati, un sempre più crescente desiderio di fare scelte rispettose e consapevoli dell’ambiente durante tutta la durata del viaggio (per chi volesse approfondire qui il report). Il report di quest’anno evidenzia che, soprattutto seguito delle continue notizie sugli effetti dei cambiamenti climatici, l’impatto ambientale dei viaggi in programma è divenuto una priorità per il 76% degli italiani (percentuale aumentata di circa il 20% rispetto all’anno precedente). Non stupisce infatti che, per limitare le emissioni di carbonio, circa un quinto degli italiani (21%) nel corso dell’ultimo anno ha scelto una meta di viaggio più vicina a casa. Quasi la metà degli italiani intervistati (il 43%) pone attenzione all’impegno verso una maggiore sostenibilità delle strutture ricettive scelte, tant’è che, al momento della prenotazione, circa l’80% ne sceglie una più sostenibile rispetto a una che lo è di meno anche se la sostenibilità non era tra i criteri di scelta iniziali. Non stupisce che un sempre maggiore numero di viaggiatori stia iniziando a usare siti come Ecobnb.it per prenotare i propri soggiorni. Questo sito, nato dalla voglia degli ideatori di cambiare il modo in cui viaggiamo, permette di trovare tantissime sistemazioni eco-friendly. L’offerta è così variegata da coprire tutti i gusti: si va dalla casa sull’albero all’hotel sostenibile, dall’albergo in centro degli antichi borghi italiani all’igloo tra i ghiacci, dall’agriturismo biologico immerso nella natura al rifugio di montagna a zero emissioni. Per descrivere le scelte di molti viaggiatori ormai si parla esplicitamente di turismo sostenibile, ovvero quel turismo che pone grande attenzione sul rispetto dell’ambiente e delle comunità locali.
Non si tratta però di un viaggio all’avventura, con soggiorno in tenda e mobilità solo tramite
biciclette; si tratta di un differente atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente che si
visita e delle persone che abitano il territorio. Infatti, la scelta del viaggio sostenibile non riguarda solo le modalità di spostamenti e alloggi, ma anche il rendere il luogo ospitante centrale e protagonista.
Prima del viaggio
Da chi sceglie questo tipo di esperienza, molta attenzione è infatti posta sulla fase di pianificazione del viaggio, con l’obbiettivo di minimizzare l’impatto delle proprie scelte e di massimizzare le opportunità di scambio culturale con la zona prescelta. Le strategie che si possono mettere in atto sono molte, adatte ai tanti stili differenti di ogni viaggiatore: dalla scelta di partire durante la bassa
stagione per evitare di contribuire allo stress intensivo cui le grandi masse di turisti sottopongono le mete più popolari nei mesi estivi, alla selezione di strutture ricettive che dichiarino il loro impegno nel preservare specificità ambientali e culturali locali, ce n’è davvero per tutti i gusti!
Oltretutto, la rivoluzione digitale viene in soccorso degli alberi e della nostra comodità: tra app di prenotazione e biglietti digitali conservabili sui nostri dispositivi mobili, non c’è più bisogno di
stampare nulla, risparmiando la necessità di riservare uno spazio in valigia al plico di carte che accompagnava in vacanza una volta.
Durante il viaggio
Una volta giunti a destinazione, il rispetto per la cultura locale, con i suoi usi, costumi e tradizioni è fondamentale. Per esempio, la scelta di strutture e ristoranti gestiti da persone del posto piuttosto che di grandi catene alberghiere sostiene le comunità. Quando scegliamo dove mangiare, la scelta di locali che propongono piatti locali cucinati con prodotti del posto risulta spesso molto utile per aiutare i produttori del luogo, per scoprire nuovi sapori e, perché no, anche per imparare nuove ricette. Durante il viaggio i vacanzieri responsabili rispettano l’ambiente prediligendo quando possibile le passeggiate e i mezzi pubblici rispetto alle automobili. Qualora non fosse possibile ma si volesse comunque visitare aree non collegate o troppo distanti da raggiungere, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di prenotare un pulmino in comune con altri ospiti o considerare servizi di car sharing locali. Condividendo in più persone il mezzo di trasporto, si contribuirà alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e al grande traffico sulle strade. Anche l’esperienza in hotel può essere condotta con un maggior rispetto dell’ambiente, a partire per esempio dal riutilizzo degli asciugamani: questi vengono spesso cambiati quotidianamente, anche se puliti riutilizzandoli per più giorni, così come facciamo normalmente a casa, si
contribuisce alla riduzione del consumo d’acqua e corrente elettrica. Quando si lascia la propria camera, bisogna poi spegnere sempre la luce al fine di ridurre il consumo di corrente. È infine necessario cercare di evitare gli acquisti insostenibili. All’estero, ma anche in Italia, si deve assolutamente evitare l’acquisto di souvenir di provenienza animale e vegetale, con i quali mettiamo a rischio la natura. Infatti, chi importa prodotti ricavati da specie protette rischia multe salatissime (per chi volesse saperne di più, il WWF ha redatto un’apposita guida esaustiva).
Dopo il viaggio
Il regalo più bello che una vacanza ci possa fare, è la sensazione di aver riportato a casa con noi esperienze, idee e emozioni che ci hanno arricchiti. Qualora il viaggio responsabile ci lasciasse con queste piacevoli sensazioni, è il momento di parlarne con la nostra rete sociale: in famiglia, con gli amici, al lavoro, diffondiamo le nostre scelte, raccontiamo la nostra esperienza, i posti che abbiamo visto, le persone che abbiamo conosciuto e l’impegno che profondono nel conservare i loro territori. Condividiamo consigli, strategie, siti web e risorse varie che ci sono state utili nel ridurre l’impatto sul pianeta delle nostre vacanze. Il sorriso sulle nostre labbra sarà la migliore pubblicità possibile per un nuovo modo di pensare i viaggi che fa bene a noi e al nostro pianeta.