Come ben sappiamo, l’atmosfera terrestre è capace di autopulirsi. Quello che fino ad oggi non sapevamo è come ci riesca.
La risposta ci giunge da una ricerca, condotta da Domenico Taraborrelli al Max Planck Institute for Chemistry, Mainz in Germania, pubblicato su Nature Geoscience, dalla quale emergerebbe come dietro al meccanismo ci sia l’Isopropene (C5H8), una molecola che viene immessa nell’atmosfera dalle piante e che rilascia radicali di tipo idrossile quando viene distrutta. I radicali idrossile sono specie chimiche molto reattive, capaci di distruggere tutte le molecole organiche gassose presenti in atmosfera e prodotte dall’uomo con le sue attività. Questa frantumazione produce altri radicali dello stesso tipo in un meccanismo a catena ed in questo procedimento l’isoprene ne comanda la concentrazione totale.