Milano: l’area C compie un anno. Ecco i numeri

Quarantunomila ingressi in meno di auto al giorno nel centro di Milano. È il bilancio del primo anno dell’Area C, la “congestion charge” del capoluogo lombardo, che dal 16 gennaio 2012 ha imposto ai veicoli a motore privati un ticket per l’ingresso nella cerchia dei bastioni (www.areac.it).
Il sistema ha consentito all’amministrazione comunale di reinvestire le risorse in opere di mobilità sostenibile, a partire dall’aumento delle corse dei mezzi pubblici e delle stazioni del BikeMi. Oltre 13 milioni di euro, al netto dei costi di gestione del servizio (7 milioni e 100mila euro), sono stati destinati al potenziamento di metropolitane, tram e autobus e all’attuazione della seconda fase del bike sharing milanese, come sottolinea una nota di palazzo Marino. Qualche esempio: grazie ai 10 milioni per i mezzi pubblici è stato possibile potenziare 14 linee di superficie, tra tram e autobus, con quasi 300 corse in più al giorno, e aumentare il numero di corse di tutte le metropolitane – 36 in più al giorno – sulle quali è stato anche esteso l’orario di punta (fino alle 10 del mattino, anziché fino alle 9). Inoltre, grazie agli ulteriori 3 milioni di euro sono state portate fuori dal centro le stazioni delle biciclette in affitto.
“In questo primo anno, Area C ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata in termini di riduzione del traffico e di miglioramento della qualità della vita di chi vive, lavora o visita la nostra città. Come era stato promesso un anno fa, inoltre, tutte le risorse che nel 2012 sono arrivate dalla congestion charge sono state subito investite nella mobilità sostenibile”, ha commentato l’assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran.
Pm10 & co. Buone notizie per i polmoni – I dati analizzati dall’Amat evidenziano che, grazie al ticket, in un anno il calo medio del traffico rispetto al 2011 è stato di oltre il 31%. E oltre il 70% dei veicoli intestati ai residenti non ha superato i quaranta ingressi gratuiti annuali.
Dall’ultima campagna di monitoraggio del black carbon, le polveri sottili più pericolose per l’organismo, effettuata a ottobre 2012 in due siti, uno interno e uno esterno alla cerchia dei bastioni, emerge che le concentrazioni sono più basse nell’Area C in media del 33% con riscaldamenti spenti e del 12% con riscaldamenti accesi. Infine, pur non potendo avere effetti strutturali sulle concentrazioni di altri agenti inquinanti, il ticket ha ridotto in questo primo anno le emissioni di pm10 allo scarico (-10% rispetto al 2011, e del 58% rispetto al 2008), pm10 totale (-18% e -39%, rispettivamente), ammoniaca (-42% e -71%), ossidi totali di azoto (-18% e -43%), biossidi di azoto (-25% e -45%), anidride carbonica (tra -35% e -38% rispetto agli anni precedenti).

redazione grey-panthers:
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