L’Icn cerca studenti per studiare il clima al Polo Nord

Un’interessante iniziativa da suggerire ai nipoti.

Spedizione di due settimane a bordo di una rompighiaccio fino ai confini del pianeta. Per settanta giovani da tutto il mondo lezioni su biodiversità, biologia, climatologia e geografia artica. 

Settanta giovani di tutto il mondo parteciperanno a una crociera scientifica di due settimane al Polo Nord a bordo di una nave rompighiaccio. Obiettivo: osservare da vicino gli effetti del cambiamento climatico sull’ecosistema artico.

Il progetto si chiama “Students on ice”, nasce dalla onlus canadese Students on ice foundation (www.studentsonice.com) e con la spedizione della prossima estate arriverà alla tredicesima edizione. L’Icn, Italian climate network (www.italiaclima.org) è il nuovo partner italiano di Students on ice e selezionerà i partecipanti tricolori.

La Artic expedition 2013 durerà due settimane, dal 14 al 28 luglio, e ospiterà settanta tra ragazzi e ragazze delle scuole superiori, compresa una delegazione italiana. Il team sarà accompagnato da uno staff di una cinquantina di esperti provenienti dalla scienza, dalla politica e dal mondo dell’arte: climatologi, musicisti, giornalisti, autori, dirigenti di azienda e manager. Lo staff sarà impegnato a trasmettere agli studenti conoscenze ed esperienze, un “bagaglio per affrontare le sfide ecologiche del futuro”, spiega l’Icn. Tra i ghiacci si terranno infatti lezioni su biodiversità, biologia, climatologia e geografia artica, mischiando arte, scienza e divertimento.
La spedizione partirà da Ottawa, in Canada. Quindi volo per Kangerlussuag (Groenlandia) e imbarco sulla M/v sea adventurer, una rompighiaccio progettata appositamente per spingersi fino ai confini del pianeta, nelle aree più fredde e remote. Si procederà in crociera verso nord: stretto di Davis, isola di Baffin, Lancaster Sound. Tappa finale, il mitico Passaggio a nordovest.

Le iscrizioni son aperte fino al 30 aprile. Info: www.italiaclima.org

Uomo, ci sono guai in vista – Quanto ai cambiamenti climatici, è uscito in questi giorni sul web “Man”, il nuovo video di animazione dell’artista londinese Steve Cutts che racconta a modo suo l’eccesso di sfruttamento delle risorse del pianeta. L’opera, un po’ dark e un po’ green, sta facendo il giro del mondo grazie ai social network.
Cinico e schietto, l’artista dice del video: “Volevo offrire un punto di vista sull’uomo e sul mancato rispetto per l’ambiente, sperando di stimolare un esame di coscienza”. L’opera è accompagnata dalle musiche del compositore Edvard Grieg (“In the hall of the mountain king”.
Steve Cutts (www.stevecutts.com) vive e lavora a Londra dove è artista free lance specializzato in animazioni multimediali e illustrazioni.

Guai in vista: guarda subito “Man” di Steve Cutts!


redazione grey-panthers:
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