Vivere la città eterna vuol dire anche conoscerne i lati nascosti ai più, ma non per questo meno stupefacenti ed emozionanti. Molta della storia dei papi è racchiusa nei Giardini Vaticani, grandi la metà dello Stato Pontificio, splendidi per la ricchezza di piante rare e secolari che custodiscono, ma anche per le creazioni architettoniche come torri, belvedere e fontane. Quest’estate è possibile godere della quiete e dei tesori botanici del “cuore verde” del Vaticano non solo passeggiando lungo un suggestivo percorso tra arte, natura e fede, ma anche usufruendo di un comodo Open Bus ecologico.
I Giardini Vaticani
Tra le gemme nascoste più affascinanti della Città del Vaticano ci sono sicuramente i suoi magnifici Giardini. Essi costituiscono un unicum affascinante e poco conosciuto, non solo per i fiori rari, gli alberi secolari e le ricche siepi, ma anche per le costruzioni che vi si incontrano: torri, casine, belvederi e soprattutto fontane. La loro creazione risale alla fine del secolo XIII, con Papa Niccolò III ma fu solo dal 1870, quando il Vaticano divenne l’unica dimora dei papi, che i Giardini assunsero la funzione di spazio vitale dove i papi passeggiavano, a piedi o in carrozza.
Tra le fontane qui situate quella più spettacolare è certamente quella della Galera: uno scenografico galeone che zampilla acqua dai suoi cannoni, una vera e propria nave dei sogni curata in tutti i minimi particolari. Ma ce n’è una particolarmente cara ai romani: quella dell’Aquila, che segnò l’arrivo, dal lago di Bracciano, dell’Acqua Paola a Roma, ovvero il ripristino dell’antico acquedotto di Traiano voluto da Paolo V.
Nei Giardini Vaticani convivono, ecumenicamente, specie esotiche importate da America e Asia, ed esemplari della flora mediterranea. Un tripudio di colori, di profumi, di forme. Maestosi lecci con chioma ad ombrello, cipressi e tassi a piramide; magnifiche magnolie grandiflora. Impossibile raccontare tutto: dai giardini all’italiana al ricco vivaio, sino al vero bosco che copre due interi ettari. Qui si trova anche un chiosco cinese in bronzo, luogo prediletto di Giovanni XXIII. C’è anche uno stemma papale “scolpito” nell’erba, con una parte fissa, cioè le Chiavi di San Pietro ed il Triregno, ed una mobile che rappresenta il simbolo araldico del pontefice regnante, oggi Papa Francesco.
Aperture notturne dei Musei Vaticani – Torna a casa l’Augusto di Prima Porta – La Necropoli della Via Triumphalis
Ma le visite suggestive e spettacolari al Vaticano durante l’estate romana non si fermano qui: i Musei Vaticani si possono visitare anche la notte: tutti i venerdì sera fino al 30 ottobre – eccetto il mese di agosto – il portone monumentale dei Musei del Papa si schiude al tramonto per svelare in una luce inconsueta i tesori millenari delle collezioni vaticane, con una proposta culturale e musicale che arricchisce l’esperienza di visita di alcune serate in notturna. Altre novità: è tornato nei Musei Vaticani, reduce dal grande successo di pubblico delle mostre di Roma e Parigi nel bimillenario della morte del primo imperatore di Roma, il capolavoro marmoreo dell’Augusto di Prima Porta. Sono tornati inoltre visibili al pubblico – ampliati, riallestiti e musealizzati con passerelle e apparati didattici multimediali – gli scavi archeologici di epoca romana che si estendono sotto l’intero colle Vaticano: la Necropoli della Via Triumphalis, una piccola Pompei sepolcrale nella Roma di Augusto. È quindi possibile passeggiare nel sepolcreto, accompagnati da una esperta guida plurilingue, tra piccoli mausolei, sarcofagi finemente scolpiti, statue, stucchi, mosaici, affreschi e bassorilievi con epigrafi che raccontano le vite di coloro che riposano sulle pendici dell’antica collina.