Sono alcuni dei dati del report “eco management e servizi ambientali nelle città: rifiuti, acqua, energia”. In 99 capoluoghi è attivo un servizio di “raccolta porta a porta”, almeno per parte delle utenze e delle tipologie di rifiuto. 31 comuni raccolgono in forma differenziata almeno la metà dei rifiuti urbani prodotti
La raccolta dei rifiuti urbani è diminuita l’anno scorso in Italia del 3,9%, passando dai 590,5 kg pro capite del 2011 a 567,3. Continua però a crescere la raccolta differenziata: nel 2012 è pari al 34,9% dei rifiuti urbani (+1,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
Sono alcuni dei dati elaborati dall’Istat nel report “Eco management e servizi ambientali nelle città: rifiuti, acqua, energia”.
Dalle statistiche emerge che sono 104 i capoluoghi che dispongono di uno specifico regolamento comunale in materia di gestione sostenibile dei rifiuti e 61 le amministrazioni che hanno previsto almeno un’agevolazione verso le utenze domestiche che effettuano l’autocompostaggio per l’utilizzo domestico come fertilizzante degli scarti organici dei rifiuti urbani. In 107 città è previsto invece il ritiro dei rifiuti ingombranti su chiamata. In 104, poi, è presente e funzionante almeno un’isola ecologica.
In 99 capoluoghi è attivo un servizio di “raccolta porta a porta”, almeno per parte delle utenze e delle tipologie di rifiuto. Ulteriori 31 comuni raccolgono in forma differenziata almeno la metà dei rifiuti urbani prodotti.
14 capoluoghi, invece, non raggiungono nel 2012 il 15% di differenziata: 8 di questi sono siciliani (solo Ragusa raggiunge il 19,9%, con un incremento di 3,1 punti percentuali rispetto al 2011), i due capoluoghi molisani, Foggia, Catanzaro, Vibo Valentia e Taranto. In questi ultimi tre comuni, a Siracusa e Messina, la quota di raccolta differenziata è addirittura scesa rispetto all’anno precedente.
L’analisi congiunta delle variazioni, rispetto al 2011, della raccolta totale dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata, mette in evidenza buone performance da parte di quei comuni che, a fronte di contrazioni superiori al 10% dei rifiuti urbani raccolti, fanno registrare incrementi della quota di differenziata superiori a 7 punti percentuali: Vercelli, che nell’ultimo anno ha diminuito del 15,6% il totale dei rifiuti urbani, fa registrare un incremento della raccolta differenziata pari a 27,6 punti percentuali. Buoni i risultati anche per Tempio Pausania, con rispettivamente a -15,4% e +8,1 punti percentuali e Andria, con una diminuzione del 10,2% dei rifiuti urbani raccolti e un aumento di 14,7 punti percentuali della differenziata. Buone prestazioni in termini di raccolta differenziata (incrementi pari o superiori ai 10 punti percentuali) si rilevano inoltre a Chieti, Pesaro e Lanusei.
Nel 2012 il 36% della raccolta differenziata nei comuni capoluogo di provincia è costituito dai rifiuti verde organico e legno (71,3 kg per abitante), il 31,5% dalla raccolta di carta e cartone (62,4 kg per abitante), il 12,5% dal vetro (24,7 kg per abitante).