La Conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato “con riserva” i decreti del governo sulle rinnovabili. La riserva concerne una serie di modifiche proposte che riguardano il periodo di transizione per il fotovoltaico e l’accesso diretto agli incentivi per gli interventi con efficienza energetica, bonifica dell’amianto e per gli impianti fino a 30 kW realizzati da enti pubblici.
In una nota, il ministero dello Sviluppo Economico ha già espresso la propria soddisfazione per l’esito della Conferenza “dopo un articolato confronto – leggiamo – che ha fatto registrare il parere positivo di regioni, province e comuni sui due decreti relativi alle energie rinnovabili”.
Nel dettaglio: le modifiche da apportare riguarderanno l’accesso diretto alle tariffe incentivanti per gli impianti realizzati durante la bonifica delle coperture in eternit fino a 1.000 kW, per gli interventi che combinano la produzione di energia al risparmio energetico e per gli impianti pubblici fino a 30 kW. Verrà poi previsto un periodo di “passaggio” tra il quarto e il quinto Conto energia, per salvaguardare gli investimenti già effettuati, con priorità alle aree in crisi industriale o degradate dal punto di vista ambientale. Per le altre rinnovabili, viene riconfermato il disco verde agli interventi pubblici, soprattutto per la cogenerazione, oltre alla proposta di istituire un periodo transitorio come per il fotovoltaico.
Sul fronte Ue, smorza i toni Günther Oettinger. Il commissario all’Energia, dopo le critiche mosse sul decreto incentivi che avrebbe reso “molto difficile, se non impossibile, per i produttori indipendenti accedere al finanziamento dei propri progetti”, ha tenuto a precisare che il dialogo con Monti e i suoi “è continuo”. Nel complesso, ha ribadito il commissario, “il progetto di decreto può essere migliorato ma in sostanza va nella direzione giusta”.
I toni duri da Bruxelles sono però riusciti a smuovere il governo che, in Conferenza Stato-Regioni, ha aperto alle modifiche per soddisfare le richieste europee. I cambiamenti, in definitiva, dovrebbero rendere meno burocratico il meccanismo dei registri e più graduale la riduzione degli incentivi.
Il ministero dello Sviluppo ha fatto sapere che i due decreti (il quinto Conto energia e quello sulle altre fonti rinnovabili) verranno varati “entro la prossima settimana con le relative correzioni”.