Dal Vinitaly ultimissime sul vino

CONSUMI FUORI CASA: PREMIATI VINO DI QUALITA’, BOLLICINE ITALIANE E SPUMANTE

Dall’analisi dei consumi fuori casa emerge, per il quadriennio 2006-2009, una flessione di tutte le bevande, ma vini di qualità, spumante e bollicine italiane sono in controtendenza. Primo nei consumi fuori casa di vino il centro Italia, seguito dal nord-ovest, dal nord-est e dal sud e isole.

Dopo un periodo di crescita positiva tra il 2006 e il 2008 (+1,2% nel 2007 rispetto al 2006, +3,1% nel 2008 sul 2007), nel 2009 il consumo di vino fuori casa ha messo a segno un -5,2% sull’anno precedente. In questo contesto si registra però il trend positivo del vino di qualità (+13,3% nel 2007 sul 2006, +13,8% nel 2008 in confronto al 2007 e +3,5% nel 2009 sul 2008), l’incremento nel consumo delle bollicine, come rilevato anche nella gdo per il consumo a casa, e di spumante italiano metodo classico.

La flessione generale, tuttavia, non è esclusiva del mercato del vino, ma ha riguardato tutto il comparto beverage, infatti anche i consumi fuori casa di birra, bibite, acqua, liquori, succhi e aperitivi hanno registrato una leggera contrazione.

Questo il quadro che emerge dalla ricerca Vinitaly/Partesa–Acqua Market Research, che ha presentato i dati degli ultimi 4 anni del settore beverage nel suo complesso e di quello del vino in particolare e dell’indagine qualitativa delle abitudini di consumo di vini.

Al fine di delineare uno scenario completo e dinamico del mercato vinicolo, sono stati analizzati i dati macroeconomici e i dati di vendita del settore beverage del periodo 2006-2009 forniti da Partesa – società del Gruppo Heineken, principale network italiano di distribuzione per il canale horeca con oltre 60.000 clienti serviti in Italia, ed è stata realizzata una ricerca di mercato tra un campione di 1.000 soggetti rappresentativi della popolazione italiana over 18 per verificare gli atteggiamenti e i comportamenti rispetto al vino e alle altre bevande.

Ne è risultato che nel 2009 il consumo di vino bianco fuori casa ha registrato un calo (seppure lieve) e dopo tre anni consecutivi di aumento anche il vino rosso è risultato in flessione; in crescita lo spumante nel quadriennio 2006-2009, mentre il consumo di Champagne si è ridotto nel 2009 dopo due anni positivi; il vino dolce, il vino novello e il vino rosato, infine, sono in costante calo.

Facendo un’analisi per area geografica, nel periodo 2006-2009 il centro Italia si è confermato leader nei consumi fuori casa, seguito dal nord-ovest, dal nord-est e dal sud e isole. All’interno delle quattro aree geografiche, la contrazione dei consumi maggiore si è registrata al nord-ovest, mentre nel nord-est si è evidenziato un leggero aumento.

Diverse le occasioni di consumo di vino fuori casa in base all’età, con i giovani della fascia 18-24 anni che consumano vino anche dopo cena (13,4%) e come aperitivo serale (3,4%).

Tra i principali fattori di scelta del vino fuori casa ci sono la conoscenza del marchio (62,2%), il Paese di provenienza (47,1%), i vini a denominazione d’origine (45,4%), l’etichetta prestigiosa/rinomata (28,6%). Le dinamiche di scelta sono però diverse in termini di genere: gli uomini preferiscono vini a denominazione d’origine, le donne si dimostrano sensibili al prezzo, ma anche al design della bottiglie e dell’etichetta e alla pubblicità.

Per il 51,8% del campione intervistato, il principale canale di acquisto del vino è direttamente dal produttore, mentre il 45,1% si reca al supermercato/ipermercato.

 

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
Related Post