Tenuta a debita distanza a causa del suo effetto urticante, l’ortica è in realtà una pianta medicinale ben nota nella tradizione erboristica. Fin dall’antichità era usanza raccogliere l’ortica prima della primavera inoltrata, quando veniva sfruttata in cucina, ma anche per i poteri curativi, per esempio nei rimedi contro i reumatismi. Le proprietà diuretiche e antinfiammatorie dell’ortica sono note già da tempo alla medicina popolare, che sfrutta le foglie di questa pianta proprio per favorire la diuresi e per il trattamento di reumatismi, artriti, dolori muscolari e dolori articolari.
Perché utilizzarla? I motivi per riscoprire l’ortica sono tanti, senza contare la sua utilità per i ripieni o come condimento della pizza: inusuale, all’insegna del colore, stuzzicante.
Come raccogliere le ortiche
Solitamente sono i germogli più nuovi a essere raccolti. Occorre predisporre un paio di guanti, forbici e un cestino dove riporre le ortiche. L’ideale è scegliere ortiche di montagna o quelle cresciute in terreni dove le piante siano lontano da traffico e smog. Consumata fresca, l’ortica è ricca di benefici per la salute, tuttavia è necessario attendere circa 12 ore affinché perda il potere urticante, che si abbassa quando la pianta è lasciata in ammollo nell’acqua per alcune ore. Se invece si decide di farle seccare a testa in giù, si possono utilizzare per un infuso altamente depurativo. Per cucinarle invece, meglio tagliare le cime e qualcuna delle foglie situate più in basso, quindi sciacquarle e sbollentarle
Ricette con l’ortica
Almeno una volta nella vita bisogna provare l’ortica sulla pizza. In regioni come l’Emilia Romagna capita di frequente anche di trovarla nel menu di ristoranti e trattorie. Viene usata, infatti, per il ripieno dei tortelloni insieme alla ricotta: l’effetto non è solo cromatico, ma aggiunge un gusto delicato e insolito. Si utilizza l’ortica anche per condire la pasta, per esempio unendo pinoli e parmigiano, oppure mescolandola insieme alle patate ottenendo deliziose polpette, torte salate, gnocchi o ravioli da saltare in padella insieme alle erbe aromatiche e una spolverata di pepe. Fra le ricette da provare il risotto o gli spaghetti alle ortiche fresche, oppure una variante delle lasagne, in cui aggiungere ricotta e formaggio filante. Se desideri una frittata diversa dal solito perché non sperimentare un battuto di ortiche? Porterà in tavola un profumo davvero gradevole.
Riso 320 g- Ortiche 400 g- Olio extravergine d’oliva 30 g- Vino bianco 50 g- Porri 100 g- Brodo vegetale 1 l- Burro 40 g Parmigiano Reggiano da grattugiare a piacere
Per preparare il risotto alle ortiche come prima cosa preparare il brodo vegetale. A questo punto occuparsi della pulizia delle ortiche: innanzitutto indossare guanti per proteggere le mani dal loro potere urticante, che una volta cotte sparirà. Sfogliare le ortiche eliminando lo stelo: si ottengono così circa 200 g di ortiche pulite; lavarle, quindi, in abbondante acqua fredda e porle a scolare.
Versare 10 gr di olio in un tegame, lasciarlo scaldare poi unire le ortiche, coprire con un coperchio e quando saranno leggermente appassite aggiungere un pò d’acqua (circa 50 g) che servirà a favorire la cottura.
Trascorsi circa 10 minuti le ortiche saranno pronte, spegnere il fuoco e trasferirle all’interno di un bicchiere dai bordi alti 8 e con un mixer a immersione frullarle fino a ottenere una crema liscia. Poi tenere da parte e passare al risotto. Prendere il porro, eliminare le estremità e affettarlo finemente.
In un altro tegame versare la quantità d’olio rimasta, poi unire il porro, lasciarlo appassire a fiamma dolce per 4-5 minuti; quindi aggiungere anche il riso e tostarlo mescolando spesso. Quando avrà cambiato colore sfumarlo con il vino bianco. Solo quando tutta la parte alcolica sarà evaporata aggiungere un paio di mestoli di brodo caldo. Cuocere il risotto per circa 5 minuti, poi aggiungete la crema di ortiche, mescolare e ultimare la cottura del risotto continuando ad aggiungere altro brodo caldo solo al bisogno.
Una volta che il riso sarà cotto spegnere il fuoco, aggiungete il burro e mantecalo. A questo punto impiattare il risotto alle ortiche e servirlo con del Parmigiano grattugiato
(Una ricetta di Giallo Zafferano)
Ortiche 400 g- Uova 5 – Burro 40 g – Parmigiano Reggiano da grattugiare 40 g – Sale fino quanto basta- Pepe nero a piacere
Per preparare la frittata di ortiche, iniziare indossando guanti in lattice per proteggere le mani da eventuali tracce di sostanza urticante rimaste sullo stelo e sulle foglie. Quindi sfogliare l’ortica, eliminando gli steli e conservando solo le foglie. Mettere a bagno le foglie di ortica in acqua fredda, lavarle accuratamente e scolarle bene con un colapasta.
A questo punto far bollire dell’acqua in una pentola, salarla e mettere a cuocere le foglie di ortica per circa 10 minuti. Quando si saranno ammorbidite e avranno raggiunto una colorazione più intensa, scolarle in un colapasta e, aiutandosi con il dorso di una forchetta, spingere le foglie cotte verso il setaccio per far fuoriuscire tutto il liquido assorbito durante la cottura e mettere da parte.
Rompere le uova in una ciotola, quindi salarle e peparle a piacere. Unire il parmigiano grattugiato e montare il tutto con una frusta da cucina fino a ottenere un’amalgama omogenea. Nel frattempo fare sciogliere il burro in una padella antiaderente.
Una volta sciolto il burro, aggiungere le foglie di ortiche cotte e farle saltare per pochi secondi per farle insaporire. Quindi versare le uova e uniformare il tutto, assicurandosi che l’uovo ricopra tutto il fondo della padella. Coprire con un coperchio per favorire la cottura . Lasciare cuocere per circa 8 minuti a fuoco lento, poi girare la frittata con l’aiuto del coperchio , capovolgendola e facendola scivolare di nuovo nella padella, e lasciare cuocere l’altro lato per altri 4 minuti senza coperchio. Quando il composto presenterà una consistenza più densa e un colore più scuro, impiattare la frittata di ortiche e servirla tiepida o fredda
(Una ricetta di Giallo Zafferano)