In vista della prossima Riforma del Catasto (che nel 2021 prevede la mappatura degli immobili e dal 2026 la revisione delle rendite), è importante comprendere cosa è la rendita catastale e come funziona: si tratta del valore fiscale assegnato dall’Agenzia delle Entrate a un immobile in grado di produrre o generare reddito.; è pertanto il parametro utilizzato in diversi algoritmi per il calcolo delle imposte sugli immobili (comprese TASI e IMU). Per ridurne il valore, magari per renderlo più aderente a quelli che sono i prezzi del mercato immobiliare e quindi pagare meno tasse, esistono diverse strade.
Come ridurre la rendita catastale di un immobile
1. Stato
Se l’immobile di cui si intende ridurre la rendita catastale è una unità molto vecchia, in stato di degrado o priva di servizi igienici, è possibile presentare agli enti preposti una denuncia di variazione di rendita, mediante un intermediario o un professionista come un tecnico specializzato, che comporterà anche l’esenzione dalle imposte sugli immobili. Nel caso in cui il fabbricato sia di vecchia costruzione e solamente in parte degradato, è possibile procedere con il frazionamento e al distaccamento in due porzioni logorate, classificate diversamente e in un’altra categoria, così da abbassare la rendita catastale complessiva.