Breve guida al contratto di lavoro a chiamata, altrimenti detto “job on call”. Secondo quanto previsto dal nuovo articolo 54 bis “Disciplina delle prestazionali occasionali. Libretto Famiglia” del Dl 50/2017, rispetto ai vecchi voucher lavoro (che sono stati aboliti), i nuovi PrestO potranno essere usati in tutte le aziende fino a un massimo di 5 dipendenti con contratti stabili.
Ricordiamo innanzitutto che la necessità di Riforma della disciplina del lavoro accessorio nasce dopo l’abrogazione della precedente normativa da parte del Governo.
=> Il Governo abolisce i voucher lavoro
Di fatto, sono stati eliminati gli articoli del Jobs Act relativi ai voucher lavoro, che dallo scorso 17 marzo non si possono più acquistare (si possono solo utilizzare, fino al 31 dicembre 2017, quelli precedentemente acquistati).
Per accedere alle prestazioni, datori e lavoratori devono registrarsi in un’apposita piattaforma informatica INPS.
Per i privati arriva invece il Libretto Famiglia per il pagamento di: piccoli lavori domestici, inclusi giardinaggio, pulizia o manutenzione; assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità; insegnamento privato supplementare; bonus babysitter.
Il valore è di 12 euro lordi l’ora, che diventano 10 euro netti poiché sono a carico del lavoratore i contributi alla gestione separata INPS (1,65 euro), l’assicurazione INAIL contro gli infortuni (0,25 euro) e gli ”oneri gestionali” INPS (0,10 centesimi).
Le famiglie dovranno comunicare – entro il giorno 3 del mese successivo allo svolgimento della prestazione – i dati identificativi del prestatore, il compenso pattuito, il luogo di svolgimento, la durata della prestazione e ogni altra informazione necessaria ai fine della gestione del rapporto. Per il Libretto Famiglia è possibile utilizzare la piattaforma informatica INPS, chiamare i contact center, o rivolgersi a un ente di patronato.