Il 9 maggio scorso si è tenuto a Milano il Longevity Economy Forum 2023, evento promosso da Il Sole24ore in collaborazione con KPMG sul tema della Longevity Economy, secondo cui l’allungamento della vita media assume rilevanza come driver economico globale
Perché sentiamo parlare sempre più spesso di longevità? Il tema assume una rilevanza sempre maggiore per molteplici aspetti. Stiamo, infatti, diventando la Società della Longevità e sempre di più l’allungamento della vita media assume rilevanza come driver economico globale.
Senza entrare nel dettaglio dell’analisi di tutti i dati riportati dalla società di analisi KPMG, è bene ricordare alcuni numeri: oggi in Italia una persona su quattro ha più di 65 anni, nel 2040 si passerà a un rapporto di uno a tre. In Italia l’aspettativa di vita per chi nasce oggi è di 83 anni e salirà a 85 anni nel 2040.
La Longevity Economy riguarda oltre 14 milioni di over 65 in talia
Sono la fetta di popolazione che detiene la quota più rilevante di ricchezza, ha ripagato il proprio debito ed è la parte di popolazione che spende di più. I longevi sono mediamente in buona salute, vantano un’esperienza importante sia personale sia di lavoro e hanno tempo, energie e voglia di mettersi in gioco, sia rientrando nel mondo del lavoro sia dedicandosi alle proprie passioni o ad attività di volontariato. La principale preoccupazione che interessa gli over 65 riguarda la questione economica. Il 70% degli intervistati teme di non avere abbastanza risorse per mantenere un adeguato tenore di vita. Solo il 30% dichiara, invece, che la preoccupazione più importante è legata al timore di non avere sufficienti relazioni sociali.
Il fenomeno della longevità non riguarda solo il singolo individuo, ma interessa sia le imprese sia le istituzioni in quasi tutte le aree del mondo, divenendo uno dei principali driver economici a livello globale.
Questi numeri portano inevitabilmente a conseguenze: su ognuno di noi come singoli individui, sui conti dello Stato e sulla sostenibilità del sistema pensionistico. Esiste, inoltre, una longevità sana così come una longevità malata. Quando parliamo di aspettativa di vita dovremmo infatti ragionare non solo su “quando”, ma soprattutto su “come” arriveremo alla terza età e questo aspetto ci riguarda fin da quando siamo ancora giovani. Detto in parole semplici, la longevità è un dono meraviglioso, può essere una splendida opportunità per il nostro sistema Paese, ma comporta delle conseguenze che non possono essere trascurate.
Longevity Economy e sostenibilità
Nella seconda parte del Forum è poi intervenuto l’ordinario di demografia Alessandro Rosina che ha parlato delle sfide che comportano l’invecchiamento della popolazione introducendo il concetto di “longevità e sostenibilità”. Cambiano, infatti, le basi su cui poggia l’economia come l’abbiamo sempre conosciuta per effetto del fenomeno della denatalità. Questo assume differenti velocità nelle varie parti del mondo. Ci sono aree in cui l’età media è inferiore ai trent’anni, com’era nell’Italia degli anni Cinquanta, aree in cui all’aumento della vita media corrisponde una base di popolazione in attività ancora solida (USA, UK, Nord Europa) e un terzo gruppo di Paesi, tra i quali l’Italia, il Giappone e altri del Sud Europa, dove alla longevità si affianca una forte riduzione della popolazione in età attiva. Ecco, quindi, che Paesi come l’Italia sono chiamati ad una triplice sfida:
- invertire la tendenza della denatalità attraverso politiche sociali di sostegno alle famiglie in modo che si possa tornare ad un incremento dei nuovi nati – oggi, a fronte di due figli desiderati ne vengono realizzati 1,2
- diminuire la percentuale dei neet, ossia giovani che non studiano e non lavorano
- ridurre il divario tra popolazione attiva maschile e femminile
Solo intervenendo fin da subito su questi squilibri sarà possibile evitare uno scenario catastrofico perché la longevità non interessa solo gli over 65, ma, come detto, coinvolge fin da subito tutte le generazioni.
Il messaggio che arriva dal Forum è, in definitiva, quello che ci vede tutti coinvolti nell’unire i nostri sforzi e fare in modo che la longevità sia un’opportunità per tutti e l’Italia possa diventare un polo d’innovazione su queste tematiche. Abbiamo le conoscenze, le competenze e il giusto stile di vita per riuscire in questa meravigliosa sfida.