Per fare investimenti in uno scenario di mercato incerto, i Portfolio sono strategie consolidate nel tempo che offrono soluzioni semplici ed efficaci per proteggere il capitale
Nell’attuale panorama finanziario, caratterizzato da una crescita costante dei principali indici azionari, molti investitori si interrogano sulla sostenibilità di questi rialzi. La domanda che spesso ci si pone è: “È ancora il momento giusto per investire in Borsa?” La paura di investire in un mercato troppo ‘caro’ può paralizzare, così come in passato l’ha fatto la paura di un crollo. Ma c’è una via d’uscita da questo dilemma?
Proteggere gli investimenti con i Portfolio
Per navigare in questo scenario incerto, possiamo affidarci a strategie di investimento consolidate nel tempo, quali il Permanent Portfolio e i Lazy Portfolio. Queste strategie mirano a offrire soluzioni semplici ed efficaci per proteggere il capitale e perseguire una crescita costante, indipendentemente dalle fluttuazioni di mercato.
- Permanent Portfolio, una bussola per ogni scenario economico
Ideato negli anni ’80 da Harry Browne, questa strategia prevede una diversificazione equilibrata: 25% in titoli di Stato a lungo termine per la sicurezza, 25% in liquidità o equivalenti per la flessibilità, 25% in oro come copertura contro l’inflazione e il deprezzamento della valuta, e 25% in azioni per la crescita del capitale. Un approccio ‘a prova di futuro’ che mira a resistere a vari scenari economici.
- Lazy Portfolio, la semplicità come filosofia di investimento
L’approccio dei Lazy Portfolio, promosso da John Bogle negli anni ’70, punta su un investimento facile da gestire e a basso costo, utilizzando una selezione limitata di fondi indicizzati o ETF. Questa strategia è ideale per chi cerca un metodo “imposta e dimentica”, sfruttando la diversificazione e il tempo a proprio favore. Il ‘Portafoglio Pigro’ rappresenta un approccio di investimento che predilige la semplicità e la riduzione dei costi, ma ciò non significa che manchi di flessibilità o personalizzazione. L’aspetto più interessante di questi portafogli, infatti, è la loro capacità di adattarsi alle esigenze individuali, variando i pesi delle diverse asset class in funzione della propensione al rischio e dell’età dell’investitore.
Un investitore più avventuroso potrebbe quindi optare per un Lazy Portfolio con una maggiore allocazione in azioni, cercando così una crescita del capitale più significativa nel lungo termine. Questo potrebbe tradursi, ad esempio, in una distribuzione del 70% in azioni e il 30% in obbligazioni. Al contrario, un investitore più cauto, preoccupato dalla volatilità e desideroso di proteggere il capitale, potrebbe preferire una distribuzione più conservativa, invertendo le proporzioni.
L’età è un altro criterio essenziale nella definizione della composizione di un Lazy Portfolio. Generalmente, si consiglia agli investitori più giovani di avere una maggiore esposizione azionaria, dato che hanno più tempo a disposizione per recuperare da eventuali perdite e possono quindi permettersi un livello di rischio più elevato. Con l’avvicinarsi dell’età pensionistica, invece, si suggerisce di passare gradualmente a un portafoglio più conservativo, aumentando la quota di obbligazioni. Questo passaggio mira a proteggere il capitale accumulato in vista del ritiro dal mondo del lavoro.
Esempi di “Lazy Portfolio” personalizzati:
- per l’investitore giovane: 80% in azioni globali, 20% in obbligazioni governative. Questa composizione mira alla massima crescita del capitale nel lungo termine.
- Per l’investitore di mezza età: 60% in azioni globali, 40% in obbligazioni governative. Un equilibrio tra crescita e protezione del capitale.
- Per l’investitore in pensione: 30% in azioni globali, 70% in obbligazioni governative. Una strategia conservativa che mira a proteggere il capitale accumulato.
L’Innovazione di Ray Dalio: il Portfoglio All Weather
Aggiungendo una nuova prospettiva al dibattito, il concetto di portafoglio elaborato da Ray Dalio si ispira alla Moderna Teoria di Portafoglio di Harry Markowitz, premiato con il Nobel e che, in estrema sintesi, afferma come gli investimenti, all’interno di un portfoglio, non devono essere considerati singolarmente, ma come un insieme. Il risultato finale dipenderà da come sono diversificate ed equilibrate tra loro le varie tipologie d’investimento. Sullo studio di queste teorie, Dalio ha introdotto il “portafoglio per tutte le stagioni”, pensato per adattarsi a qualsiasi condizione economica. Basandosi sull’idea che solo quattro condizioni principali movimentano i prezzi dei beni (inflazione, deflazione, crescita economica, rallentamento), suggerisce di diversificare il rischio in modo equilibrato tra queste categorie.
La composizione proposta da Dalio prevede:
- 30% in azioni globali per la crescita,
- 40% in obbligazioni governative a lungo termine per la sicurezza,
- 15% in obbligazioni governative a medio termine per l’equilibrio,
- 7,5% in oro e metalli preziosi,
- 7,5% in materie prime come protezione contro l’inflazione.
Questo approccio richiede un ribilanciamento annuale, ma promette di essere resiliente attraverso diverse condizioni di mercato.
In conclusione, sia che si preferisca la resilienza del Permanent Portfolio, la semplicità intuitiva dei Lazy Portfolio o la versatilità del portafoglio All Weather di Ray Dalio, la chiave è selezionare la strategia che meglio risponde alle proprie uniche esigenze, obiettivi e contesto di vita. L’investimento è un viaggio personale che richiede pazienza, strategia e, talvolta, audacia. Anche se queste strategie offrono un punto di partenza solido, riflettere sul proprio contesto personale e consultare un professionista finanziario può fornire le indicazioni necessarie per navigare nel mondo degli investimenti con fiducia e sicurezza.