Dedicare particolare attenzione al riscatto economico e alla gestione dei rischi: un’importanza particolare per le donne, in considerazione della loro maggiore aspettativa di vita
Negli ultimi anni, sempre più attenzione è stata dedicata al riscatto economico femminile e alla gestione dei rischi legati alla longevità. Questa tematica riveste un’importanza particolare per le donne, in considerazione della loro maggiore aspettativa di vita rispetto agli uomini. Con una media di cinque anni in più di vita rispetto agli uomini e una differenza di età media di due anni nella coppia, le donne si trovano ad affrontare ben sette anni in più da sole.
Tuttavia, le donne devono affrontare diverse sfide sociali che possono influenzare il raggiungimento di una solida situazione finanziaria.
Ostacoli al riscatto economico femminile
Uno dei principali fattori che caratterizzano le differenze tra uomini e donne è il livello di reddito. Le donne guadagnano in media solo l’ottanta percento rispetto agli uomini, sia a causa della disparità di genere, sia perché vengono loro demandate responsabilità sociali come la cura dei figli e degli anziani. Queste responsabilità portano le donne a entrare e uscire dal mercato del lavoro più frequentemente rispetto agli uomini, accettando lavori spesso a tempo parziale, meno pagati e con maggior rischio di licenziamento. A livello pensionistico, ciò si traduce in un accumulo inferiore di risorse, che paradossalmente dovranno durare più a lungo rispetto agli uomini.
Oltre a queste sfide sociali, alcune donne commettono degli errori nell’approccio al denaro, come ad esempio delegare completamente al partner la gestione delle finanze familiari o, ancor peggio, pensare che ci sarà qualcuno che si prenderà cura di loro dal punto di vista finanziario. Questo atteggiamento, definito da David Bach, autore del libro “Smart Women Finish Rich”, come il mito di Cenerentola, può portare a conseguenze disastrose per moltissime donne dopo la morte o il divorzio del partner. Ci sono diversi casi di donne che hanno lasciato completamente la gestione finanziaria al marito e, dopo molti anni di matrimonio, si sono rese conto che nella separazione non rimaneva nulla da dividere.
È interessante notare come, nonostante le sfide, le donne presentino caratteristiche uniche nell’approccio agli investimenti. Innanzitutto, riescono a risparmiare di più degli uomini nonostante il reddito disponibile inferiore. Ciò è dovuto principalmente a ragioni biologiche: alcune ricerche hanno dimostrato che la regione del cervello femminile deputata al controllo è più sviluppata rispetto a quella maschile, il che consente loro di rinviare la ricerca di una gratificazione immediata per “stare meglio domani”. Inoltre, le donne spesso hanno una percezione del rischio finanziario più elevata e cercano di ridurlo attraverso il risparmio. Dimostrano, quindi, più pazienza negli investimenti rispetto agli uomini e sono più propense a considerare investimenti con obiettivi a lungo termine.
Riscatto economico femminile, l’importanza della sicurezza
Le motivazioni che guidano le scelte d’investimento delle donne sono soprattutto legate alla sicurezza, che assume una priorità assoluta nella loro scala di valori. Questa visione di sicurezza non va intesa solamente come “garanzia del capitale investito”, ma piuttosto come un fattore abilitante: gli investimenti devono consentire di realizzare progetti all’interno di un piano che miri a ridurre al minimo l’incertezza. In sostanza, quando una donna investe, pone al primo posto l’esigenza di costituire un capitale per il futuro, per i figli, per l’acquisto di un immobile o per il periodo del pensionamento. Inoltre, le donne tendono ad essere meno emotive nelle questioni finanziarie e fanno scelte più razionali.
Cinque passi per garantire il riscatto economico femminile
Dopo aver analizzato le caratteristiche che contraddistinguono le donne nell’approccio agli investimenti, vediamo come impostare un piano in cinque passi per garantire il riscatto economico femminile.
- Prima di pagare gli altri, pagare se stesse. Non servono grandi somme di denaro per iniziare a investire. Basta poco, ma occorre iniziare presto. Il mio consiglio è di risparmiare almeno il 10% del proprio reddito e sottoscrivere un fondo pensione a cui destinare anche il TFR. Nella vita non conta quanto denaro si guadagna, ma quanto se ne trattiene.
- Prestare attenzione alle spese, riducendo quelle superflue e valutando attentamente ogni acquisto per verificarne l’effettiva necessità.
- Stabilire degli obiettivi a breve, medio e lungo termine e scrivili su un foglio. Questo semplice metodo aumenta le probabilità di raggiungerli del 46% rispetto a chi li formula solo a parole.
- Impostare un piano finanziario specifico per ognuno di questi obiettivi. Ricordare che un obiettivo senza un piano è solo un desiderio.
- Evitare gli errori più comuni che si commettono quando si ha a che fare con il denaro. Mantenere un’adeguata diversificazione e investire solo in prodotti finanziari di cui si comprende il funzionamento. Mantenere un approccio a lungo termine, evitando di guardare frequentemente il tuo portafoglio. Mantenere un fondo di emergenza di liquidità che possa coprire almeno sei mesi di spese essenziali e farsi aiutare da un professionista. Cercare di individuarne uno che abbia competenze solide, sia in grado di seguire nelle diverse fasi della vita e capace di adattarsi ai differenti scenari economici.
Infine, non rinunciare a investire per paura di perdere. Molte persone rinunciano semplicemente perché in passato hanno commesso degli errori o sono state consigliate male. Il vero rischio, però, non è l’investimento, ma la carenza di cultura finanziaria. La conoscenza è il miglior investimento che puoi fare. Ci vuole impegno, tempo e un po’ di denaro. Prima si imparano le basi della finanza e solo dopo si può investire. È questa l’unica strada che conduce al raggiungimento del benessere finanziario femminile.