ETF: come investire semplicemente con fondi a basso costo

ETF, uno strumento di investimento capace di unire flessibilità, diversificazione e costi di gestione contenuti. Ideali per gli investitori, anche poco esperti, per accedere ai mercati finanziari globali

Gli Exchange-Traded Fund stanno diventando uno degli strumenti di investimento più apprezzati  grazie alla loro capacità di unire flessibilità, diversificazione e costi di gestione contenuti. Sono ideali per gli investitori, specialmente quelli meno esperti, che desiderano accedere ai mercati finanziari globali senza complicazioni. Ma cosa sono esattamente gli ETF, come funzionano e perché dovrebbero essere considerati da chi desidera investire i propri risparmi?

Cosa sono gli ETF?

Un ETF è un fondo di investimento che viene scambiato in Borsa come una normale azione. Tuttavia, a differenza di un’azione singola, un ETF rappresenta un paniere di diversi titoli, come azioni, obbligazioni o materie prime. Lo scopo di un ETF è replicare l’andamento di un indice di mercato. Ad esempio, esistono ETF che replicano l’S&P 500, un indice che segue le 500 principali società statunitensi, o il MSCI World, che include le maggiori società dei Paesi sviluppati.

Consentono agli investitori di ottenere, con un solo acquisto, una vasta esposizione a diversi mercati o settori, riducendo il rischio associato alla concentrazione su un singolo titolo o un numero limitato di titoli. Esistono anche ETF che seguono specifici settori o asset class alternative, come le materie prime. Ad esempio, il Bloomberg Commodity è un indice che rappresenta l’andamento dei prezzi di materie prime come l’oro, il petrolio e altre risorse naturali e sul quale è possibile investire acquistando un ETF che ne replica l’andamento.

I vantaggi degli ETF

Gli ETF offrono numerosi vantaggi che li rendono strumenti interessanti per qualsiasi tipo di investitore, sia esperto che alle prime armi. Ecco alcuni dei principali benefici:

  1. Diversificazione
    Investire in ETF significa ottenere una diversificazione immediata, anche con una piccola somma di denaro. Un ETF che replica l’indice S&P 500, ad esempio, permette di investire nelle 500 maggiori aziende americane con un solo titolo. Questo aiuta a ridurre il rischio specifico legato a singole aziende o settori
  2. Costi ridotti
    Gli ETF sono noti per i loro bassi costi di gestione, derivanti dalla gestione passiva. Questo significa che non c’è un team di gestori che seleziona attivamente i titoli, ma l’ETF si limita a replicare l’indice di riferimento. Di conseguenza, le commissioni annuali (note come TER – Total Expense Ratio) sono significativamente più basse rispetto ai fondi comuni di investimento tradizionali
  3. Flessibilità
    Essendo scambiati in Borsa come le azioni, gli ETF offrono una grande flessibilità. Gli investitori possono acquistare o vendere in qualsiasi momento durante l’orario di contrattazione del mercato, a differenza dei fondi comuni, che possono essere negoziati solo alla fine della giornata. Questo consente di avere un controllo più immediato sui propri investimenti
  4. Trasparenza
    Un altro punto di forza degli ETF è la trasparenza. Quando si compra un ETF che replica un determinato indice, si sa esattamente in cosa si sta investendo. In un fondo comune d’investimento, invece, il gestore ha la facoltà di modificare la composizione interna del fondo a sua discrezione
  5. Liquidità
    Gli ETF sono generalmente molto liquidi, il che significa che possono essere comprati o venduti facilmente senza influenzare il prezzo di mercato. Tuttavia, la liquidità può variare a seconda del tipo e dell’indice che segue, quindi è importante sceglierne con un buon volume di scambi.

Gli ETF a confronto con l’investimento attivo

Numerosi studi dimostrano che, nel lungo termine, molti ETF passivi riescono a battere la performance dei fondi gestiti attivamente. Questo avviene perché i fondi attivi, sebbene gestiti da professionisti che cercano di battere il mercato, sono spesso penalizzati dai loro costi di gestione elevati e dalle scelte speculative che, a volte, non si rivelano vincenti. Al contrario, gli ETF, essendo gestiti passivamente, replicano semplicemente l’indice di riferimento e comportano costi decisamente inferiori, permettendo così all’investitore di ottenere una performance simile a quella del mercato con spese ridotte. Nel lungo periodo, questa differenza di costi può tradursi in un vantaggio rilevante in termini di rendimenti netti.

Una domanda che potrebbe sorgere spontanea a questo punto è: “Se gli ETF hanno costi inferiori e riescono a battere i fondi attivi nel lungo termine, perché non investono tutti così?”. La risposta è complessa e si basa su diversi fattori:

  • Mancanza di conoscenza: molti investitori, specialmente quelli meno esperti, non conoscono o non comprendono appieno gli ETF. Non hanno mai investito prima o non si sono mai formati sul tema, e per questo preferiscono affidarsi a consulenti che offrono prodotti più noti
  • Comfort psicologico: la gestione attiva può sembrare più sicura agli occhi di alcuni investitori, soprattutto durante periodi di forte volatilità. Sapere che c’è un gestore “attivo” può dare l’illusione di avere un maggiore controllo sugli investimenti
  • Interessi dell’industria finanziaria: l’industria dei fondi attivi è ben consolidata e investe in pubblicità e promozione per mantenere la sua base di clienti. Gli ETF, pur essendo meno costosi, ricevono meno promozione.

In generale, gli ETF passivi non vengono proposti in banca o da molti consulenti finanziari perché non generano ritorni diretti per il consulente o l’intermediario. Tuttavia, è importante riconoscere che il lavoro di un consulente finanziario ha un valore e va giustamente retribuito. I risparmiatori che non hanno il tempo, la conoscenza o la volontà di selezionare da soli gli strumenti finanziari, dovrebbero affidarsi a un professionista e considerare il costo della consulenza come un vero e proprio investimento. Troppo spesso, infatti, i clienti, specie quelli che continuano a servirsi della consulenza offerta dai dipendenti bancari, sono convinti di “non pagare nulla” per i servizi di investimento che vengono loro offerti.

Gli ETF rappresentano quindi una soluzione semplice, efficiente e a basso costo per gli investitori che desiderano accedere ai mercati finanziari senza la complessità e i costi associati ai fondi tradizionali. Grazie alla loro diversificazione, flessibilità e trasparenza, sono strumenti particolarmente adatti a chi cerca una gestione passiva ma efficace del proprio portafoglio. Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi, non tutti gli investitori conoscono o utilizzano gli ETF, in parte a causa della mancanza di educazione finanziaria e dell’influenza ancora forte dell’industria finanziaria tradizionale.

Affidarsi a un professionista esperto, disposto a offrire una consulenza chiara e priva di conflitti d’interesse, può garantire che il cliente riceva soluzioni personalizzate e mirate ai propri obiettivi. Allo stesso tempo, è fondamentale per i risparmiatori acquisire una maggiore consapevolezza finanziaria, in modo da prendere decisioni più informate e migliorare le performance dei propri investimenti nel lungo periodo.

Filippo Montaina:
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