La mobilità, nel mercato del lavoro, è una condizione che porta spesso alla perdita del lavoro stesso. Se poi chi si trova in mobilità è un ultraquarantenne, la speranza di rientrare in gioco alle condizioni precedenti è praticamente nulla. In realtà il canale della somministrazione (l’ex interinale, cioè un rapporto di lavoro che ha durata temporanea) si sta rivelando oggi un ottimo veicolo per offrire nuove chance a questi lavoratori più “deboli”. Nel solo primo trimestre di quest’anno, infatti, sono stati 13.644 i lavoratori in mobilità che hanno ritrovato un impiego grazie alla somministrazione. Tra questi, gli over44 risultano essere 2.798, ben il 56% in più rispetto al primo trimestre 2010 (dati Assolavoro, Associazione delle agenzie del settore). Anche il totale delle giornate lavorative è significativamente aumentato (+48%). Ciò è stato possibile grazie alla sperimentazione avviata con la Finanziaria 2010, attraverso una deroga che ha permesso di “affittare” il personale in mobilità senza rispettare le causali previste dalla Legge Biagi, che consentono la somministrazione solo a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. In altre parole, la possibilità di impiegare ad interim, cioè provvisoriamente, in qualunque situazione aziendale e quindi di aprire varchi più ampi per il personale in mobilità. Resta tuttavia aperto l’interrogativo circa l’effettivo reinserimento nel mercato di questa tipologia di lavoratori. Poiché la somministrazione è a tempo determinato, non è detto infatti che al termine del periodo interinale segua una stabilizzazione a tempo indeterminato.
Qui di seguito alcuni siti per il lavoro interinale: