Perdere il lavoro, soprattutto per un senior, può essere molto destabilizzante. Proattività professionale, pianificazione puntuale e consapevolezza della situazione previdenziale e finanziaria possono essere strumenti utili
La perdita del lavoro è una fase molto delicata e di forte destabilizzazione per la persona, soprattutto per il senior che aveva già programmato la fase prepensionamento della propria vita professionale e che si trova da un momento all’altro a mettere in discussione tutta la pianificazione, spesso dopo un lungo periodo al di fuori delle dinamiche del mercato del lavoro, come la ricerca di posizioni o l’iter di selezione.
Affrontare la perdita del lavoro in modo efficace
Innanzitutto occorre prestare attenzione al mantenimento di una continuità tra il precedente lavoro e il momento di disoccupazione. Uno dei traumi più grossi della perdita del lavoro è il passare dall’ultimo giorno in azienda al primo al di fuori, quando non si è più nel flusso lavorativo. Per arginare il più possibile questo cambiamento netto, diventa indispensabile mantenersi occupati, per esempio pianificando e seguendo un’agenda, in continuità rispetto alla gestione di quella lavorativa, solo con attività diverse e orientate alla definizione e alla messa in atto di un nuovo progetto professionale. È necessario essere consapevoli fin da subito che la propria professionalità non è determinata dal ruolo che si aveva in azienda, ma è qualcosa che fa parte della propria persona.
Per il senior è poi fondamentale controllare la propria situazione previdenziale. Questo consente di essere consapevoli della propria condizione contributiva, dei requisiti mancanti per raggiungere la pensione e delle diverse opzioni pensionistiche che si hanno a disposizione. Può essere opportuno affiancare a questa attività anche un’analisi finanziaria, per comprendere al meglio la propria condizione economica. Tutti questi elementi sono necessari per la definizione del nuovo progetto professionale, soprattutto nel caso del senior, per il quale questi fattori possono realmente cambiare la propria direzione.
Allo stesso modo bisogna fare una rilettura e analisi delle proprie competenze, capire quali sono le conoscenze di cui si dispone e quali sono le caratteristiche professionali più importanti da poter mettere in campo nel mercato del lavoro. Lo studio del settore in cui ci si vuole ricollocare è un ottimo punto di partenza per capire se si è allineati alle necessità e alle tendenze del mercato oppure se è necessario formarsi o rafforzarsi su alcune aree che non fanno ancora parte della propria competenza. In un mondo sempre in evoluzione, la formazione continua è necessaria per tutti, anche per il senior dalla comprovata esperienza.
Progettualità professionale dopo la perdita del lavoro
Una volta completate queste analisi, si può allora procedere con la definizione del nuovo progetto professionale, sia come lavoratore dipendente sia come libero professionista. Un progetto che deve essere attuabile e realizzabile sulla base delle precedenti analisi.
La possibilità del lavoro autonomo, per esempio in un’ottica consulenziale, è un’opportunità per il senior dalla grande esperienza e competenza che può avere necessità di una maggior gestione personale del proprio tempo e delle proprie risorse fisiche.
Può essere utile, per definire il proprio progetto, anche guardare alle proprie passioni e interessi come ambiti nei quali reinventarsi, soprattutto in ottica di lavoro autonomo.
Durante la ricerca di un nuovo posto di lavoro oltre a visualizzare annunci ed entrare in contatto con i diversi attori del mercato del lavoro – come agenzie per il lavoro o società di ricerca e selezione – è importante investire nel proprio network e in tutte le attività relazionali, come per esempio la partecipazione a eventi. Non si tratta soltanto di conoscenze in quanto persone, ma comprendere come queste possano fornire informazioni chiave per la ricerca.
Si stima che l’80% del mercato del lavoro sia nascosto – quindi non presente sotto forma di annunci – e che si muova tramite network, contatti e passaparola. Inoltre, per il senior, la ricollocazione come dipendente avviene molto spesso per gestire un bisogno specifico dell’azienda sul quale la persona ha già lavorato o ha competenza. Molti di questi elementi emergono proprio in concomitanza degli eventi o attraverso il dialogo con attori di questo settore; senza dimenticare l’importanza del continuo studio e approfondimento non solo sull’ambito, ma anche sulle singole aziende.
Per affrontare al meglio la perdita del lavoro, è allora necessario un approccio proattivo ed esplorativo verso se stessi e verso il mercato. Bisogna aprirsi a nuove possibilità e diventare responsabili della propria ricollocazione, prendendo in mano il proprio futuro le proprie capacità per muoversi verso un nuovo progetto professionale.
Alla fine, potrebbe anche essere che la perdita del lavoro si dimostri un’opportunità, soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui la popolazione over 50 sembra godere del favore del mondo del lavoro. Secondo dati ISTAT, infatti, tra aprile 2023 e aprile 2024, l’aumento del tasso di occupazione della popolazione 50-64 è stato il maggiore tra quelli di tutte le altre popolazioni professionali.
Riassumendo, dunque è fondamentale:
- Raggiungere una continuità di azione tra il precedente lavoro e il momento di disoccupazione, attraverso per esempio l’uso e la pianificazione di un’agenda
- Acquisire consapevolezza della propria situazione previdenziale, finanziaria e delle proprie caratteristiche professionali, in direzione di un nuovo progetto professionale attuabile
- Essere proattivi verso il mercato del lavoro e studiare il proprio settore di riferimento.
di Barbara Favero e Cetti Galante
Barbara Favero, Operations Director di INTOO, vanta un’esperienza pluriventennale nell’ambito Risorse Umane, in particolare nelle aree dell’acquisizione talenti e della transizione di carriera. Innovazione, cambiamento e miglioramento sono alla base della sua visione. Il suo approccio nasce dalla moltitudine di ruoli che ha ricoperto a livello nazionale e internazionale.
Cetti Galante, CEO e Practice Area Leader di INTOO, membro del Board di Gi Group Holding, ex Presidente di AISO (2014-2019) e dal 2016 Presidente dell’organizzazione globale specializzata nella ricollocazione professionale che INTOO (e Cetti Galante in prima persona) hanno contribuito a creare. Nel suo approccio professionale, promuove il mettersi in discussione, la formazione permanente e la curiosità verso l’innovazione.
Al centro dell’asse portante della sua azione quotidiana e delle sue specializzazioni ci sono: la possibilità di occupazione delle persone, la spendibilità delle singole competenze, la proattività di ciascuno, accompagnate dal senso di responsabilità del proprio sviluppo, dalla gestione delle ristrutturazioni aziendali e delle politiche attive nel mondo del lavoro.