La Germania ha adottato, l’8 giugno 2015, una legge che introduce un sistema di pedaggio stradale per le autovetture e, contemporaneamente, una legge grazie alla quale i veicoli immatricolati in Germania beneficiano di una deduzione dei pedaggi dalla tassa di circolazione annuale. Ciò costituirà nella pratica un esonero della tassa per le autovetture immatricolate in Germania — e solo per tali autovetture.
Due elementi portano la Commissione a ravvisare una eventuale discriminazione fondata sulla nazionalità. In primo luogo il fatto che, nella pratica, solo gli utenti tedeschi non pagheranno il pedaggio, perché il suo importo sarà dedotto dall’ammontare della tassa di circolazione. Inoltre, il prezzo dei bolli di breve durata, in genere acquistati da utenti stranieri, è sproporzionatamente elevato.
Dal momento in cui, nel 2013, questa misura è stata annunciata a livello politico, la Commissione ha avviato un intenso dibattito con le autorità tedesche sulla sua compatibilità con il diritto europeo. Sulla base di un’approfondita analisi giuridica la Commissione ha espresso le proprie preoccupazioni più di una volta sia a livello di esperti che, a livello politico, nei contatti con il ministro federale competente. Dopo la diffusione del testo definitivo della legge la Commissione prende atto che, purtroppo, le principali preoccupazioni relative alla discriminazione basata sulla nazionalità restano irrisolte. La Commissione è del parere che il nuovo sistema di pedaggio stradale per le autovetture — detto anche occasionalmente “pedaggio per gli stranieri — pesi più sugli utenti degli altri paesi UE che su quelli tedeschi. I sistemi in vigore in altri paesi europei, come Austria o Slovenia, non prevedono tali discriminazioni, anche grazie all’esito positivo dell’azione della Commissione che ha preceduto l’introduzione del sistema di pedaggio. In seguito alla pubblicazione l’11 giugno 2015 della legge nella Gazzetta ufficiale tedesca la Commissione, che agisce su mandato di tutti i 28 Stati membri dell’UE come “custode dei trattati”, ha reagito rapidamente con l’adozione della lettera di messa in mora. La Commissione è pronta a impegnarsi in un dialogo costruttivo con le autorità tedesche a questo proposito.
La Commissione è fautrice di diritti di utenza proporzionali in funzione della distanza, che rispondono meglio ai principi “chi usa paga” e “chi inquina paga” per la manutenzione dell’infrastruttura. Il Libro bianco sui trasporti 2011 della Commissione ha raccomandato la revisione delle tariffe di trasporto e delle tasse di circolazione esattamente a questo scopo, per trasmettere agli utenti segnali di prezzo adeguati.
Il sistema di pedaggio adottato dalla Germania non è in linea con gli obiettivi del Libro bianco sui trasporti del 2011, perché non è proporzionato alla frequenza effettiva di utilizzo delle strade.