Gli SMS sono più cari in Italia

Se la messaggistica istantanea, tramite smartphone, ha registrato un incremento del 300%, c’è un motivo: il prezzo eccessivo degli SMS nel nostro Paese. L’Antitrust in un parere inviato all’Agcom denuncia, ancora una volta, il caro-SMS in Italia. Il prezzo commerciale all’ingrosso degli Sms in Italia, che si attesta in media a 4,57 cent a gennaio 2012 ”è tra i più alti in Europa dove si registra una media di circa 3,15 cent”. Già nel 2009 Mister Prezzi aveva convocato i gestori telefonici per i giudicati troppo alti, anche se Asstelaveva risposto che il prezzo più alto non lo paga “quasi nessuno”, e che il prezzo medio degli Sms sarebbe invece di 3 centesimi di euro (nel 2009).

Il prezzo esagerato degli SMS ha comunque orientato gli italiani a cercare servizi di messaggistica alternativi ai tradizionali Sms: gli italiani hanno così scoperto l’applicazione multipiattafoerma Whatsapp (su iOS, Android, Blackberry e Windows Phone) e il BBM, oltre a Facebook Chat.

L’Autorità ritiene che ”le analisi della stessa Agcom mostrano che il ricavo unitario da servizi di terminazione offerti all’ingrosso è stato pari nel 2011 a 4,5 cent a fronte di un prezzo medio ai clienti finali stimato dal regolatore nello stesso periodo a 2,3 cent”.

Solo in Italia vengono inviati 90 miliardi di SMS all’anno. Ma in Occidente la messaggistica istantanea e social, da Whatsapp aBlackberry Messenger (BBM), da Skype alla chat di Facebook, sta progressivamente cambiando il business degli SMS. Per le Tlc, messe sotto pressione dagli Over-the-top, i messaggi testuali non sono più la gallina dalle uova d’oro.

 

redazione grey-panthers:
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