La pace fiscale prevista dal decreto Sostegno prevede la cancellazione automatica (stralcio) di tutte le cartelle esattoriali fino a 5mila euro fra il 2000 e il 2015: si tratta al momento di un’ipotesi di lavoro, per conoscere i contenuti precisi del provvedimento bisogna attendere l’approvazione del decreto, che in base al timing comunicato da esponenti dell’esecutivo dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri la prossima settimana. Alcuni provvedimenti di carattere fiscale sono certi, su altri invece ci sono appunto anticipazioni, basate sulle bozze, che però sono appunto da confermare.
Il Ministero dell’Economia ha ufficialmente annunciato che il decreto conterrà la proroga dello stop alla riscossione per quanto riguarda le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio. In teoria, in base alle norme attualmente in vigore (dl 137/2020), bisognava pagare entro lo scorso primo marzo le rate del piano di rottamazione eventualmente scadute nel corso del 2020 e non pagate in considerazione delle proroghe previste (possibilità accordata solo a coloro che erano comunque in regole con le rate 2019). E, sempre entro il primo marzo, anche le rate 2021 (qui ci sono anche cinque giorni di tolleranza, per cui la scadenza ultima è l’8 marzo). Per questi pagamenti è prevista la proroga, per cui i pagamenti saranno considerati tempestivi nel momento in cui interverranno entro il nuovo termine che sarà disposto dal Dl Sostegno, che in base alle anticipazioni sarà il 30 aprile.
Qui finisco le certezze e iniziano invece le anticipazioni che però riguardano ipotesi ancora allo studio. Si pensa alla proroga anche per le altre cartelle esattoriali, su cui invece è ripresa la riscossione dallo scorso primo marzo. Anche in questo caso, il nuovo termine dovrebbe essere il 30 aprile. E veniamo alla pace fiscale vera e propria. Si parla di un provvedimento che potrebbe stralciare tutte le cartelle di importo fino a 5mila euro (cifra calcolata comprendendo sanzioni e interessi) consegnate fra il 2000 e il 2015. Si tratterebbe di un’operazione simile a quelle effettuate negli anni scorsi per le cartelle fino a mille euro consegnate dal 2000 al 2010. Il contribuente non dovrebbe fare niente: il Fisco, a fronte di un provvedimento ad hoc, provvederà allo stralcio automatico queste cartelle. La misura dovrebbe riguardare persone fisiche e Partite IVA. In tutto, si tratta di circa 60 milioni di cartelle, il cui stralcio costerebbe un miliardo di euro nel 2021 e un miliardo nel 2022.