Può capitare di essere all’estero e di dover sostenere dei costi per la propria salute. Sono ammesse le spese mediche e sanitarie sostenute all’estero ai fini delle detrazioni IRPEF? Come inserire una fattura straniera nel modello 730?
Si possono portare in detrazione prestazioni e medicinali acquistati all’estero. Ma è necessario che la documentazione estera contenga tutte le informazioni che di norma sono contenute negli scontrini parlanti rilasciati dalle farmacie italiane o nelle fatture sanitarie. Per i medicinali acquistati all’estero bisogna fare attenzione che il farmacista rilasci un documento dal quale si evinca la natura (“farmaco” o “medicinale”), la qualità (nome del farmaco) e la quantità, oltre al codice fiscale del destinatario.
Per la detrazione delle spese dei farmaci, infatti, sulla ricevuta di pagamento da conservare, devono essere indicati:
- la natura e la quantità dei prodotti acquistati,
- il codice alfanumerico (identificativo della qualità del farmaco) posto sulla confezione del medicinale,
- il codice fiscale del destinatario.
La cosa importante è quindi farsi rilasciare e conservare la documentazione di spesa relativa ai farmaci da detrarre.
=> Precompilata e 730: i documenti da conservare
Anche all’estero, in realtà, le fatture relative alle prestazioni mediche in genere contengono analiticamente tutti i dati necessari (eventuali spese di ticket non sono sono rimborsabili). Se la documentazione sanitaria è in inglese, francese, tedesco o spagnolo, va corredata da una traduzione in italiano eseguita a cura del contribuente (e da lui sottoscritta), mentre se è in una lingua diversa serve una traduzione giurata. Per avere diritto alla detrazione, poi, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, bisogna indicare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, anche nel 730 precompilato (modificando il dato sulle spese medico-sanitarie già eventualmente presente in relazione ad acquisti agevolati in Italia dichiarazione dei redditi tutti gli elementi previsti).
La documentazione va conservata in caso di controlli, trattandosi di dati non noti al Fisco italiano ed oggetto di modifica alla dichiarazione dei redditi precompilata.
Da segnalare anche alcuni casi particolari:
- per medicinali acquistati o prestazioni ricevute all’estero su ricetta rilasciata in Italia, si può invece ottenere il rimborso diretto facendo domanda alla ASL di residenza entro 60 giorni dall’utilizzo della ricetta, allegando la fattura o ricevuta di pagamento.
- per le spese mediche effettuate in Paese extra-UE senza accordi bilaterali per l’assistenza sanitaria, infine, i costi sostenuti dal paziente restano a proprio carico.