Tasse locali: addizionali IRPEF al raddoppio

Le addizionali IRPEF, regionali e comunali, sono aumentate di oltre l’80% in dieci anni: lo rileva Confprofessioni, che stima un ulteriore aumento dal 2019 per effetto dello sblocco degli incrementi previsto dalla Legge di Bilancio. Le aliquote sono fissate da Regioni e Comuni nell’ambito di criteri nazionali: per l’addizionale regionale il limite massimo è il 3,33%, per quella comunale lo 0,8%. In termini generali, il loro gettito rappresenta il 10% dell’IRPEF complessiva.

=> IRPEF: scaglioni e aliquote 2018 e 2019

Dal 2006 al 2016 sono aumentate dell’82%, dal 2012 al 2016 l’incremento è stato intorno al 10%, con il prelievo medio sul contribuente passato di 292 euro. L’aumento delle addizionali registrato nel decennio 2006-2016 è decisamente più consistente rispetto a quello dell’IRPEF, che è salita del 14% (contro l’82% delle addizionali).

Addizionali IRPEF 2012-2016

L’addizionale regionale è aumentata dell’8,53% mentre quella comunale del 18,27%. La Regione in cui si registra il maggior gettito da addizionale è la Lombardia, seguita da Lazio, Piemonte, Emilia Romagna. In coda alla classifica, Val d’Aosta, Molise, Basilicata. Molto simile la classifica per quanto riguarda le addizionali comunali: in testa la Lombardia, al secondo posto il Lazio, terzo gradino del podio per il Veneto (che invece è sesto nella classifica delle addizionali regionali), mentre quarta resta l’Emilia Romagna. In fondo, Val d’Aosta, Trentino, Molise.

 


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