Un meccanismo di reciprocità fra paesi europei che preveda test nei principali aeroporti, un corso di formazione sulla Coronavirus nelle scuole per studenti e personale lavorativo, una più stretta collaborazione fra sistema dell’istruzione e servizio sanitario nazionale. E poi il vaccino, che potrebbe disponibile entro fine anno. Sono i punti fondamentali dell’informativa al Senato del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla strategia italiana anti Covid in Europa e sulle misure in arrivo con il prossimo decreto con misure di contrasto all’emergenza Coronavirus.
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Il Governo va anche avanti sulla “sospensione delle attività di ballo, non solo nelle discoteche ma anche in luoghi affini”, e sull’utilizzo obbligatorio delle mascherine all’aperto dopo le ore 18 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento. La premessa è che nell’ultimo mese “il quadro epidemiologico è peggiorato. L’Italia continua ad avere numeri migliori rispetto a molti partner europei. Ma resta il fatto che “a livello mondiale, la situazione si è ulteriormente complicata”, e che anche in Italia i numeri sono cresciuti nelle ultime settimane. Il dato risente “sicuramente anche di una crescita dei test e del numero dei tamponi che sono stati effettuati”. La novità sostanziale è «il fortissimo abbassamento dell‘età media delle persone contagiate. E qui si inserisce il discorso sui giovani. Alla luce della situazione corrente , Speranza ricorda le regole di base da rispettare, “che confermeremo naturalmente anche nel prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, visto che l’ultimo decreto adottato è in scadenza il prossimo 7 settembre”.
- Mascherine obbligatorie a scuola nei momenti “dinamici” (ricreazione, arrivo in classe e uscita, ecc.), mentre nei momenti statici (seduti al banco) può essere abbassata.
- Distanziamento di almeno un metro.
- Norme igieniche, a partire dal lavaggio delle mani.
Sulla base delle linee guida anti-Covid dell’ISS, “sta partendo proprio in queste ore un corso di formazione, organizzato dall’Istituto superiore di sanità, rivolto alla nostra popolazione studentesca e, in modo particolare, al personale che lavora nelle scuole, ma anche al personale medico, per poter essere pienamente allineati rispetto agli obiettivi che stiamo costruendo”. La “chiave fondamentale rispetto alla riapertura delle scuole consiste nel ricostruire una relazione organica tra scuola e Servizio sanitario nazionale”. Il messaggio di fondo: “ci sarà una presenza significativa dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie”.
Speranza annuncia poi una proposta che “come Governo italiano stiamo portando all’attenzione di tutti gli altri Paesi europei» e che Speranza annuncia di voler portare il 4 settembre alla riunione dei Ministri della salute dell’Unione europea: fare test nei principali aeroporti, stabilendo un meccanismo di reciprocità tra i Paesi, anche per eliminare un “elemento di ostilità che in alcuni casi viene così interpretato nelle relazioni tra i Paesi”, basato sulla necessità di convivere con il virus “ancora per un tempo significativo”.
Infin, il vaccino. Per quello AstraZeneca, secondo il contratto le prime dosi saranno disponibili entro fine 2020, sempre se si rivelerà sicuro e in grado di raggiungere l’obiettivo. Intanto, a fine agosto, “è stata avviata la sperimentazione sull’uomo del vaccino di ReiThera, che è un vaccino tutto italiano. Non resta che attendere i risultati e nel frattempo convivere con il virus nella maniera più responsabile possibile.