Guida completa ai requisiti e alle decorrenze per andare in pensione nel 2024 in base alle formule di riforma pensioni contenute nella Manovra 2024.
Chi può andare in pensione di vecchia nel 2024?
I requisiti ordinari per accedere alla pensione di vecchiaia (la forma di previdenza pubblica erogata mensilmente dall’INPS in favore dei lavoratori), spetta ai dipendenti e autonomi che abbiano maturato 20 anni di contributi e 67 anni di età, assieme alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente (non il lavoro autonomo o parasubordinato). Per chi rientra nel sistema misto, dl 2024 cambia l’importo soglia: non viene più richiesto di aver maturato, alla data di presentazione della domanda di pensionamento, un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’assegno sociale ma una pensione pari all’assegno sociale stesso, che nel 2023 è pari a 503,27 euro. Resta invece invariata la decorrenza: per la pensione di vecchiaia non sono previste finestre mobili ed il primo rateo arriva il mese successivo a quello della domanda.
Quali deroghe ai requisiti ordinari restano nel 2024?
Anche nel 2024 restano applicabili le consuete deroghe ai requisiti ordinari per la pensione di vecchiaia riservate ad alcune categorie di lavoratori (senza finestre mobili) in alcuni casi con nelle novità 2024:
Pensione per addetti mansioni gravose e usuranti 2024
Questi lavoratori vanno in pensione di vecchia con la quota 97,6 (61 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi) se dipendenti e con la quota 98,6 (62 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi) se autonomi. Non ci sono novità 2024 e non ci sono scatti di adeguamento alle aspettative di vita almeno fino al 2026.
Pensione quindicenni Legge Amato 2024
I soggetti individuati dall’articolo 2, comma 3, del dlgs 503/1992, come ad esempio i lavoratori con 15 anni di versamenti a fine 1992, possono avere uno sconto di 5 anni sul requisito contributivo dei 20 anni. Su questa formula di pensione non ci sono novità 2024.
Pensione contributiva di vecchiaia 2024
I contributivi puri (senza versamenti prima del 1996), possono andare in pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi ma devono aspettare di avere 71 anni di età (senza importi soglia). Se invece vogliono accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni, dal 2024 devono maturare un assegno pari a 3 volte il trattamenti minimo, oppure 2,8 volte se sono donne con un figlio (2,6 donne con due o più figli).
Chi va in pensione anticipata nel 2024?
Anche nel 2024, la Legge Fornero permette di andare in pensione anticipata ordinaria con un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Anche se la Manovra 2024 anticipa lo sblocco degli scatti pensione dopo il 31 dicembre 2024, le stime Istat sulle aspettative di vita – ufficializzate con apposito decreto MEF – hanno confermato che non sono previsti adeguamenti ai requisiti anagrafici per le pensioni anticipate né nel 2025 né nel 2026. Per l’accesso alla pensione anticipata ordinaria è prevista una finestra mobile che fa slittare il primo rateo di pensione di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Come andare in pensione nel 2024 con altre formule?
Il Governo ha rinnovato nel 2024 – ma con importanti modifiche – le varie formule di flessibilità in uscita.
Pensione con la Quota 103: cosa cambia nel 2024?
La Quota 103, per chi matura i requisiti (62 anni età e 41 contributi) entro il 31 dicembre 2024, impone di accettare un assegno pari al massimo a 4 volte il minimo (nel 2023 er pari a 5 volte il minimo) fino a 67 anni. Inoltre, l’assegno viene ricalcolato interamente con il sistema contributivo (perdendo la valorizzazione della quota retributiva del proprio montante) ed infine si allungano le finestre mobili di uscita: 7 mesi per i dipendenti e 9 mesi per gli autonomi.
Quali sono i requisiti per Opzione Donna nel 2024?
Con Opzione Donna, nel 2024, le lavoratrici del pubblico e del privato possono andare in pensione con 35 di contributi maturati entro il 31 dicembre se hanno anche 61 anni di età (sconto fino a due anni con due o più figli, un anno con un figlio), ma con l’assegno interamente ricalcolato con metodo contributivo. Le potenziali beneficiarie sono soltanto quelle che rientrano nelle seguenti categorie:
– caregiver familiari di conviventi disabili o non autosufficienti;
– invalide (inabili al lavoro) almeno al 74%;
– in esubero (dipendenti o licenziate) da aziende per le quali è stato aperto un tavolo di crisi.
Importante: chi ha maturato con le vecchie regole può ancora esercitarlo (perché si cristallizza) quest’anno o in futuro, se vuole far aumentare il montante contributivo.
Chi ha diritto all’APE Sociale nel 2024?
L’APe Sociale nel 2024 diventa più stringente: per questa formula di pensione agevolata servono 30 anni di contributi, oppure 36 per coloro che accedono come lavoratori addetti a mansioni gravose o usuranti. Bisogna rientrare in una delle quattro categorie di lavoratori:
– disoccupati involontari senza sussidio (NASpI);
– caregiver per assistenza da 6 mesi del coniuge/partner in unione civile o parente di 1° grado convivente;
– disabili pari almeno al 74%;
– addetti a lavori gravosi da almeno 6 anni nell’arco degli ultimi 7 anni.
La novità 2024 è l’esclusione dall’accesso all’APE Sociale per le 23 categorie di addetti a mansioni gravose che erano state individuate nel 2022 ed applicate fino al 2023. Dal 2024 si torna alle originarie 11 categorie. Non sono previste finestre mobili di uscita per la decorrenza.
Quali sono le agevolazioni per la pensione dei precoci?
I cosiddetti lavoratori precoci – coloro che prima dei 19 anni di età avevano già maturato almeno 12 mesi di contributi – possono andare in pensione anticipata con Quota 41 ovvero con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, sia per uomini che per donne. Si tratta di una misura strutturale, che resta invariata per il 2024. Non sono previste finestre mobili di uscita per la decorrenza. Nel momento in cui le novità della Manovra entreranno in vigore il 1° gennaio 2024, l’INPS provvederà recepirne i contenuti dandone attuazione, con contestuale adeguamento delle diverse domande di pensione online.