Milano propone la badante di condominio per coloro che hanno un reddito troppo alto per accedere ai sevizi sociali, ma troppo basso per assumere un’assistente familiare a tempo pieno.
Nella metropoli lombarda il 52,7% del totale delle famiglie residenti in città è rappresentato da nuclei composti da una sola persona, tra questi 100 mila sono anziani. A fronte di 40.000 anziani non autosufficienti, sul territorio milanese si stima la presenza di circa 32.000 badanti, tra regolari e irregolari. Per cercare di dare risposta ai bisogni di tutti coloro che necessitano di assistenza, il Comune di Milano aprirà nelle zone 5 e 8 i primi due uffici territoriali ai quali si potranno rivolgere i cittadini che hanno bisogno di assistenza domiciliare per un anziano, un bambino, un disabile o altro e che siano disposti a condividere il servizio con i propri vicini di casa o di quartiere.
Per questo progetto il Comune di Milano ha richiesto e ottenuto un finanziamento di 1 milione e 200 mila euro alla Fondazione Cariplo: per chi ne farà richiesta il servizio sarà gratuito o fruibile a prezzi calmierati a seconda del reddito.
L’iniziativa è di sicuro interesse in quanto, oltre a una diminuzione dei costi dell’assistenza, potrà favorire i legami sociali, aiutare a promuovere la socializzazione. Naturalmente la figura della badante di condominio non può sostituirsi a quella della badante per come è stata fino ad oggi intesa, poiché non risponde alle necessità di tutti coloro che hanno bisogno di un’assistenza continuativa e che non possono avvalersi di un servizio condiviso.
Per saperne di più https://www.grey-panthers.it/speciale/speciali/da-milano-operazioni-cittadini-piu-coinvolti-e-piu-sicuri/